venerdì, Febbraio 21, 2025
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Slow Wine Fair: inizia il conto alla rovescia per la fiera vitivinicola

Dal 23 al 25 febbraio la quarta edizione dell’evento organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, in contemporanea con SANA Food.

Dal 23 al 25 febbraio 2025, BolognaFiere ospiterà la nuova edizione della Slow Wine Fair, l’evento internazionale dedicato al vino sostenibile organizzato con la direzione artistica di Slow Food. Un appuntamento imperdibile per produttori, buyer e appassionati, che avranno l’opportunità di scoprire e degustare i vini selezionati in base ai principi di qualità, rispetto per l’ambiente e responsabilità sociale.

Un evento unico nel panorama fieristico

A differenza delle tradizionali fiere di settore, la Slow Wine Fair si distingue per il suo approccio politico e culturale. L’obiettivo principale dell’edizione 2025 sarà rendere la filiera vitivinicola sempre più sostenibile, riducendone l’impatto ambientale. Uno degli aspetti chiave su cui si concentreranno gli sforzi sarà l’utilizzo di bottiglie in vetro più leggere, per diminuire i costi ambientali della produzione e della logistica.

Negli ultimi anni, il settore del vino ha registrato una riduzione dei consumi, specialmente tra i giovani. Per contrastare questa tendenza, la Slow Wine Fair vuole proporre un’alternativa innovativa, valorizzando il vino come prodotto in grado di tutelare il paesaggio, promuovere un’agricoltura rigenerativa e garantire un impatto positivo sulle comunità rurali.

Numeri in crescita e maggiore internazionalizzazione

L’edizione 2025 vedrà un aumento significativo della partecipazione: saranno presenti 1.050 cantine, il doppio rispetto alla prima edizione del 2022. Tra queste, il 69% proporrà vini biologici e biodinamici, in crescita rispetto al 47% dell’anno scorso. Il pubblico potrà degustare una selezione di vini che rispettano rigorosi criteri di sostenibilità e qualità.

Grazie al supporto di ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), l’evento avrà una forte impronta internazionale, con almeno 300 buyer esteri attesi, provenienti in particolare dal Nord Europa e dal Nord America. La collaborazione con ICE garantirà inoltre la presenza di 130 delegati selezionati dagli uffici esteri dell’Agenzia, contribuendo a rafforzare le opportunità di business per le aziende partecipanti.

Sinergia con SANA Food: un valore aggiunto per i visitatori

Per la prima volta, la Slow Wine Fair si svolgerà in contemporanea con SANA Food, il nuovo format dedicato alla sana alimentazione nei consumi fuori casa. Questa sinergia permetterà ai visitatori di esplorare due mondi strettamente legati: il vino sostenibile e il cibo biologico. Con un unico biglietto, sarà possibile accedere a entrambe le fiere, ampliando l’offerta e le opportunità di networking tra operatori del settore.

L’evento offrirà anche momenti di degustazione e approfondimento, come l’Aperitivo Bio e Sostenibile, che unirà vini e spirits della Slow Wine Fair con i prodotti di SANA Food. Un’occasione per scoprire combinazioni innovative e promuovere uno stile di vita sano e responsabile.

Il biologico al centro della viticoltura sostenibile

La Slow Wine Fair rappresenta un punto di riferimento per il vino biologico e biodinamico. Secondo FederBio, la viticoltura biologica ha raggiunto il 23% della superficie vitata nazionale, con punte del 40% in Toscana e del 36% in Sicilia. Questo settore in crescita vede la presenza di quasi 30.000 operatori, posizionando l’Italia tra i leader mondiali nella produzione di vino biologico.

Nel 2023, le vendite di vino biologico in Italia hanno raggiunto i 57,5 milioni di euro, con un incremento del 6,5%. Anche a livello internazionale, i consumatori dimostrano un crescente interesse per vini di alta qualità, prodotti nel rispetto dell’ambiente e della salute.

Un’occasione imperdibile per il settore vitivinicolo

La Slow Wine Fair 2025 si conferma un evento chiave per il futuro del settore, ponendo al centro della discussione temi cruciali come la sostenibilità, la biodiversità e l’equilibrio tra tradizione e innovazione. Grazie alla sua visione etica e alla partecipazione di un numero sempre maggiore di produttori e buyer, la manifestazione si candida a diventare un punto di riferimento globale per il vino buono, pulito e giusto.

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