Numeri positivi per la denominazione Garda Doc che prosegue la crescita anche nel 2025 registrando da inizio anno un incremento di oltre il 10% nonostante il periodo complesso che sta attraversando il mondo del vino. La maggior parte dei volumi vengono fatti nel canale retail, ma i prezzi contenuti di questi prodotti e l’ampia offerta di vini bianchi, spesso di poca struttura (Chardonnay, Garganega, Riesling, ecc.), costituiscono punti di forza per un incremento anche nell’away from home.
Per proseguire nella propria attività di promozione con dati alla mano il Consorzio di tutela Garda Doc ha realizzato, con la collaborazione di Wine Meridian, un’analisi qualitativa per comprendere il proprio posizionamento all’interno dei canali Gdo e Horeca, i punti di debolezza e di forza del brand e di conseguenza gli aspetti su cui lavorare.
Buona notorietà tra gli addetti ai lavori
La denominazione Garda Doc, sebbene giovane, gode di una buona notorietà tra gli addetti ai lavori del settore vinicolo: il 65% degli operatori afferma di conoscerla molto bene, il 22% ne ha sentito parlare ma non sa entrare nei dettagli e il 13% non la conosce affatto. Per quanto riguarda l’esperienza diretta, il 35% degli intervistati degusta i vini Garda Doc frequentemente, e un significativo 41% lo fa occasionalmente. Solo il 24% non li ha mai degustati. Questo suggerisce che, sebbene la notorietà sia elevata, c’è ancora spazio per incrementare la frequenza di consumo e la penetrazione nel mercato.
I valori e i punti di forza della denominazione
Per quanto riguarda i valori associati alla Garda Doc, spicca la percezione di una “denominazione fortemente orientata al mercato contemporaneo”, indicata dal 23% delle risposte. L'”innovazione (denominazione moderna)” e il “forte appeal internazionale” sono stati citati rispettivamente dal 18% e dal 16% degli intervistati, a pari merito con un “brand fortemente evocativo e riconoscibile” (16%). Il percepito di queste caratteristiche fanno desumere che Garda Doc è in linea con i trend del mercato e vanta una forte attrazione internazionale data dalla notorietà del Lago di Garda nel mondo.
Coerentemente con i valori, i principali punti di forza riconosciuti alla denominazione sono la forte riconoscibilità, appunto dovuta alla notorietà del lago, la propensione al mercato attuale grazie al portfolio prodotti flessibile e all’ampiezza di gamma, il posizionamento geografico e paesaggistico che si collega anche al forte appeal enoturistico. Il turismo sarà infatti sempre di più un elemento determinante per raccontare il rapporto tra la produzione vitivinicola e il territorio.
Debolezze e criticità: aree di miglioramento
Nonostante i punti di forza, l’analisi ha evidenziato anche alcune aree di debolezza e criticità. Il 31% degli intervistati indica come principale elemento di debolezza un’”identità ancora non sufficientemente definita”, in parte dovuta alla giovane età della denominazione e in parte dovuta al prezzo che pagano le cosiddette denominazioni a ombrello. Seguono la “scarsa riconoscibilità presso il pubblico finale” (29%) e la “presenza discontinua nei canali horeca” (12%). Questi dati suggeriscono la necessità di affinare la strategia di comunicazione e distribuzione per raggiungere in modo più efficace il consumatore finale e consolidare la presenza nel canale Horeca a partire dal territorio di provenienza.
Tra le criticità più urgenti da affrontare, la “chiarezza sul posizionamento e sull’identità” è al primo posto con il 35% delle risposte. La “definizione dei rapporti con le altre denominazioni del sistema Garda (Bardolino, Lugana, Custoza…)” è stata indicata dal 33%, mentre gli “investimenti in promozione e comunicazione” sono stati menzionati dal 24%. Questi aspetti richiedono un’attenzione prioritaria per garantire una crescita sostenibile e un posizionamento distintivo nel mercato.
Novità in arrivo
“Nel frattempo – dichiara Paolo Fiorini, presidente del Consorzio di tutela Garda Doc – il Consorzio prosegue nelle attività di valorizzazione dei diversi vitigni che possono fregiarsi del nome di uno dei laghi più famosi al mondo: entro l’estate è attesa l’approvazione del Comitato Nazionale Vini per poter utilizzare l’indicazione varietale in etichetta anche negli spumanti, inoltre sono stati introdotti all’interno della denominazione altre due tipologie di vino, il Garda Rebo e il Garda Müller Thurgau”.
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