A Casa Perbellini 12 Apostoli si festeggia per un altro prestigioso riconoscimento. Mirta Margaglio, sommelier del tristellato ristorante veronese guidato da Giancarlo Perbellini, è stata selezionata come vincitrice del premio “I MAESTRI DEL CALICE 2025”, istituito da Forbes Italia, testata leader internazionale nel mondo del business, finanza e imprenditoria, per celebrare i professionisti dell’ospitalità che guidano con maestria la selezione dei vini nei ristoranti d’Italia.
La selezione è stata curata da Alberto Cauzzi, Vice Curatore de Le Guide de L’Espresso Ristoranti e Direttore di Passione Gourmet, due tra le più autorevoli pubblicazioni enogastronomiche italiane. La consegna del premio è avvenuta a Milano presso l’Hotel Principe di Savoia.
“Sono onorata di ricevere questo riconoscimento che rappresenta un traguardo importante nel mio percorso di crescita. – ha commentato Mirta Margaglio – L’amore per il vino e la sua conoscenza sono nati a poco a poco diventando la mia vita e poter occuparmi di una cantina come quella di Casa Perbellini 12 Apostoli è un’esperienza molto stimolante. Ogni giorno rappresenta una continua evoluzione, ricca di esperienze professionali e umane. Come professionista cerco di entrare in sintonia con il cliente per potergli offrire il miglior servizio, trovando il pairing ideale, quasi cucendolo su misura. Un premio come questo non può che stimolarmi ulteriormente a dare sempre il meglio nel mio lavoro”
“Siamo felici per questo riconoscimento al lavoro e alla professionalità di Mirta – ha dichiarato Giancarlo Perbellini, chef patron di Casa Perbellini 12 Apostoli – I risultati ottenuti in questi anni sono il frutto dell’impegno e della passione dell’intera brigata di Casa Perbellini e Mirta, al suo interno, svolge un ruolo fondamentale. Da quando è arrivata da noi, la sua crescita è stata costante, continua ed ora gestisce l’intera carta dei nostri vini e parliamo di oltre 1150 etichette. Alla conoscenza e professionalità abbina una grandissima capacità relazionale caratterizzata dal sorriso, dalla gentilezza e dall’eleganza”.
Mirta è piemontese, radice che consente di dare perfettamente del tu al vino, ma la giovane sommelier ha costruito la propria professione con studio, viaggi, esperienze (tra le quali Alciati a Serralunga d’Alba e Clandestino da Moreno Cedroni) e confronti, ingredienti che le consentono di gestire oggi una cantina importante, trovare e consigliare il giusto pairing, creare la giusta empatia con il cliente.
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