lunedì, Ottobre 14, 2024
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Vistorta: l’estate è all’insegna di Bianca

L’arrivo dell’estate e delle cene sotto le stelle è il momento ideale per portare in tavola un’etichetta che stupisce, come Bianca, il bianco di Vistorta da monovitigno friulano. Nato dalla costante ricerca di Brandino Brandolini D’Adda rivolta alle di tecniche di vinificazione più innovative e dalla passione di Alec Ongaro, winemaker di casa, Bianca è un vino che nasce da sperimentazioni moderne di tecniche tradizionali, che esaltano l’arte delle lunghe macerazioni sulle bucce.

Dopo la vendemmia manuale, la fermentazione alcolica avviene contemporaneamente in barrique a cielo aperto con follature manuali e in anfore di ceramica (300 hl) dove la macerazione, a contatto con le bucce e i vinaccioli, si prolunga per più di 200 giorni. Le barrique vengono svinate a coppie e continuano l’affinamento in barrique singola con le proprie presse senza travasi fino all’assemblaggio. Il prodotto in ceramica dopo la svinatura e la torchiatura continua il suo affinamento per un anno in anfora e uno in botti di rovere francese.

Con le sue note intense e raffinate, ma anche aromatiche e dal finale fresco, Bianca si abbina perfettamente a piatti strutturati sia di carne che di pesce, fino alle ricette etniche leggermente speziate. Da provare con piatti di pesce leggermente affumicato come il salmone o lo sgombro, ricche zuppe di pesce come il cacciucco o la bouillabaisse. Per gli amanti della carne, Bianca è perfetto anche con come un carpaccio di manzo o un filetto alla griglia, mentre per i vegetariani è l’ideale con la ratatouille, il couscous alle verdure e le melanzane alla parmigiana.

Vistorta è l’Azienda Agricola di 220 ettari, fondata da Guido Brandolini nel 1872. Oggi è guidata da Brandino Brandolini e seguita in cantina con passione da Alec Ongaro. I vigneti, a conduzione biologica dal 2008, si trovano tutti a Vistorta, piccolo borgo friulano al confine con il Veneto. Il merlot – introdotto a fine dell‘800 – è uno dei vitigni iconici dell’azienda con cui viene prodotto l’omonimo vino Vistorta, con uve selezionate da dieci piccoli appezzamenti. Le varietà autoctone, come il friulano, la ribolla, il refosco, accompagnano il pinot grigio e lo chardonnay per produrre vini caratterizzati da un’estrema eleganza.
Fonte: Horecanews.it
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