mercoledì, Dicembre 11, 2024
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Vino: i trend del 2024

Quali saranno i trend del vino per l’anno che sta per iniziare? A rispondere è Proposta Vini, una delle aziende di distribuzione più importanti d’Italia, che offre un portfolio di quasi 4mila referenze selezionate con cura e attenzione all’artigianalità delle produzioni, a oltre 9.500 tra i migliori ristoranti di tutta Italia.

A tracciare una linea delle tendenze dei prossimi mesi sono Gianpaolo Girardi, fondatore di Proposta Vini, con Gianluca Telloli, selezionatore wine dell’azienda.

Scenario economico. Il forte aumento dei prezzi nel 2023 ha portato a uno spostamento dei consumi verso vini con un buon rapporto qualità/prezzo: i vini troppo costosi non sono più alla portata di una classe di consumatori in questo momento in sofferenza, ovvero quella che va dai 30 ai 45 anni.

Champagne. Il 2022 è stato un anno di mantenimento delle posizioni, in taluni casi di arretramento. Crediamo che questo andamento rimarrà lo stesso per i prossimi 24 mesi.

Spumanti. Prevediamo un forte consolidamento del Trentodoc, un ulteriore arretramento del Franciacorta e un ulteriore salto in avanti nelle vendite delle varie espressioni della spumantistica prodotta con uve italiane, sia con Metodo Classico sia con Metodo Martinotti.

Vini bianchi. Continuerà l’aumento del consumo di queste tipologie con scelte sempre più mirate verso le varietà autoctone. Notiamo anche una tonica e inaspettata ripresa dello Chardonnay che crediamo continuerà.

Vini rossi. Situazione statica, con il crollo dei Supertuscan e dei bordolesi in corso e che pensiamo si manterrà tale.

Vini rosati. Da anni si parla di decollo di questi vini. Decollo, a nostro avviso, mai avvenuto (stesse bottiglie consumate nel 2007 e nel 2022) e che non avverrà nemmeno nei prossimi mesi.

Vini da dessert. Molti di questi vini sono anche degli splendidi dessert, nel senso che se consumati da soli (senza abbinamenti) costituiscono di per sé un dolce, sono caldi, suadenti, curiosi, perfetti. Prevediamo un moderato aumento del consumo di questa tipologia.

Altre tipologie. I cosiddetti vini naturali, se di qualità e senza difetti, continueranno a essere apprezzati dai consumatori. I PiWi avranno sempre uno spazio nel mondo del vino, ma non siamo in grado di fare previsioni sulla crescita o diminuzione del consumo. Dei vini senza alcol, infine, se ne parla tanto ma è prematuro a nostro avviso fare previsioni.

In più… Il mondo del vino italiano, sia tra i media sia tra i produttori, sta introducendo nel linguaggio, in modo sempre più deciso, una terminologia che mutua parole e concetti dalla storia, dall’arte e dalla cultura. Crediamo fortemente che questa sia la strada giusta e faremo del nostro meglio per dare peso e sostanza, con quello che le nostre capacità comunicative ci permetteranno di fare, a queste tematiche.

Quali saranno i trend del vino per l’anno che sta per iniziare? A rispondere è Proposta Vini, una delle aziende di distribuzione più importanti d’Italia, che offre un portfolio di quasi 4mila referenze selezionate con cura e attenzione all’artigianalità delle produzioni, a oltre  9.500 tra i migliori ristoranti di tutta Italia.  

A tracciare una linea delle tendenze dei prossimi mesi sono Gianpaolo Girardi, fondatore di Proposta Vini, con Gianluca Telloli, selezionatore wine dell’azienda.

Scenario economico. Il forte aumento dei prezzi nel 2023 ha portato a uno spostamento dei consumi verso vini con un buon rapporto qualità/prezzo: i vini troppo costosi non sono più alla portata di una classe di consumatori in questo momento in sofferenza, ovvero quella che va dai 30 ai 45 anni.

Champagne. Il 2022 è stato un anno di mantenimento delle posizioni, in taluni casi di arretramento. Crediamo che questo andamento rimarrà lo stesso per i prossimi 24 mesi.

Spumanti. Prevediamo un forte consolidamento del Trentodoc, un ulteriore arretramento del Franciacorta e un ulteriore salto in avanti nelle vendite delle varie espressioni della spumantistica prodotta con uve italiane, sia con Metodo Classico sia con Metodo Martinotti.

Vini bianchi. Continuerà l’aumento del consumo di queste tipologie con scelte sempre più mirate verso le varietà autoctone. Notiamo anche una tonica e inaspettata ripresa dello Chardonnay che crediamo continuerà.

Vini rossi. Situazione statica, con il crollo dei Supertuscan e dei bordolesi in corso e che pensiamo si manterrà tale.

Vini rosati. Da anni si parla di decollo di questi vini. Decollo, a nostro avviso, mai avvenuto (stesse bottiglie consumate nel 2007 e nel 2022) e che non avverrà nemmeno nei prossimi mesi.

Vini da dessert. Molti di questi vini sono anche degli splendidi dessert, nel senso che se consumati da soli (senza abbinamenti) costituiscono di per sé un dolce, sono caldi, suadenti, curiosi, perfetti. Prevediamo un moderato aumento del consumo di questa tipologia.

Altre tipologie. I cosiddetti vini naturali, se di qualità e senza difetti, continueranno a essere apprezzati dai consumatori. I PiWi avranno sempre uno spazio nel mondo del vino, ma non siamo in grado di fare previsioni sulla crescita o diminuzione del consumo. Dei vini senza alcol,infine, se ne parla tanto ma è prematuro a nostro avviso fare previsioni.

In più… Il mondo del vino italiano, sia tra i media sia tra i produttori, sta introducendo nel linguaggio, in modo sempre più deciso, una terminologia che mutua parole e concetti dalla storia, dall’arte e dalla cultura. Crediamo fortemente che questa sia la strada giusta e faremo del nostro meglio per dare peso e sostanza, con quello che le nostre capacità comunicative ci permetteranno di fare, a queste tematiche.

A PROPOSITO DI PROPOSTA VINI

Proposta Vini è nata nel settembre del 1984, fondata in Trentino da Gianpaolo Girardi, con l’innovativa idea di creare un’azienda di distribuzione pura in grado di creare un filo diretto tra i vignaioli e il canale Horeca. Il cuore dell’attività si concentra sulla consegna in groupage, senza vendite dirette al cliente privato e senza limiti minimi di acquisto, garantendo tempi di consegna certi.

La missione di Proposta Vini è valorizzare la produzione delle cantine selezionate, mettendo un’enfasi particolare sulla qualità, l’artigianalità e la tradizione contadina italiana. La selezione privilegia vini autentici, storici, territoriali, bevibili e legati alla tradizione contadina italiana di qualità.

«Ci adoperiamo per permettere ai piccoli produttori di concentrarsi sul lavoro in vigna, che possono delegare a noi tutti gli aspetti di commercializzazione e distribuzione: una collaborazione continua con i produttori rappresentati. Ci poniamo l’obiettivo di dare visibilità a produttori di qualità, spesso di dimensione molto piccole, che non hanno la possibilità di organizzare la parte commerciale, offrendo canali di visibilità nazionale ed internazionale», spiega Andrea Girardi, oggi alla guida dell’azienda insieme al padre Gianpaolo.

Proposta Vini gestisce 18 progetti interni, mirati a valorizzare aspetti storici, evocativi e paesaggistici legati al mondo del vino. Questi progetti includono Vini dell’Angelo, Vini Estremi, Vini Franchi, Vini delle Isole Minori, Bollicine da uve italiane, Vini Vulcanici e altri. Nel 2021, è nato Proposta Spirits, un’accurata selezione di 81 realtà artigianali del mondo della distillazione.

Le linee seguite per la selezione di vini e spirits si basano sulla volontà di costruire un grande mosaico viticolo e paesaggistico. Le parole cardine sono complementarità e ri-scoperta, con lo sguardo attento verso tutte le regioni viticole europee, anche quelle meno note come Serbia, Slovenia, Moldavia, Malaga e Bierzo in Spagna, La Clape nel sud della Francia. Proposta Vini è oggi tra i principali player del mercato della distribuzione di vini nel settore Horeca italiano, ma opera anche all’estero. L’head quarter si trova tra le magnifiche montagne del Trentino, a Pergine Valsugana: lo staff aziendale oggi conta su 36 collaboratori e 130 agenti distribuiti in tutte le province italiane. Le referenze in catalogo sono 3.300 (3.000 vini e 300 spirits) per 403 cantine (241 produttori italiani e 162 stranieri) e il fatturato del 2022 ha superato i 25 milioni di euro, con un incremento del 25% rispetto al 2021. Le stime per il 2023 indicano una chiusura a 27,5 milioni di euro con oltre 2,8 milioni di bottiglie.

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