giovedì, Dicembre 5, 2024
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Intervista al Brand Ambassador di Billecart-Salmon Gil Grigliatti

La storia di Billecart-Salmon è quella di una delle poche maison di champagne rimaste di proprietà familiare per oltre 200 anni. Ce ne ha parlato Gil Grigliatti, Brand Ambassador per Velier in Italia, in occasione di un evento di presentazione dell’azienda ospitato da “L’Antiquario” a Napoli.

Gil innanzitutto raccontaci, come sei arrivato a diventare Brand Ambassador per Velier?
Nasco come agente di commercio con la passione per il buon cibo e il buon vino trasmessami da mio padre, Giorgio Grigliatti, che è volato in cielo pochi giorni fa. Lui era un grande personaggio della gastronomia italiana, totalmente indipendente, semplicemente prendeva la macchina e andava dalla Spagna all’Abruzzo passando per il Piemonte e il Trentino alla ricerca di eccellenze. Arrivando alla maggiore età mi sono appassionato e ho continuato a seguire cuochi e vignaioli.  

Poi ho incontrato Luca Gargano, proprietario di Velier, mio amico oltre che, oggi, datore di lavoro. Mi invitava sempre a tutte le sue degustazioni e quando nel 2000 ha iniziato a parlarmi di vini naturali a me non interessavano. Avevo fatto il corso dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) nel ‘97 ed ero cresciuto con la guida del Gambero Rosso perché all’epoca c’era solo quella, la religione dei Tre Bicchieri. 

Ma vedere un brillante e giovane rampollo di una dinastia di importatori rovesciare tutto quelle che erano state fino a quel momento le certezze, le credenze, mi incuriosì per cui iniziai a frequentarlo sempre più, a conoscere da vicino i vignaioli che lui seguiva, ad osservare il loro lavoro.

Ho degustato tanto, da amatore ovviamente, dal momento che non sono enologo, né vignaiolo, né contadino, fino a quando mi sono fatto la mia idea e sono stato uno dei primi in Piemonte ad occuparmi di queste cose, quando era roba per extraterrestri. 

Poi dieci anni fa Luca mi ha chiesto di entrare nella famiglia di Velier, ho iniziato a lavorare come Ambassador del vino del catalogo Triple A. 

Il rapporto con Billecart-Salmon come nasce?
Ho sempre apprezzato e seguito Billecart-Salmon e quando ho iniziato a lavorare per Velier ne ho incontrato i membri della famiglia, in particolare il giovane Nicola, settima generazione, che si è occupato molto del mercato italiano insieme allo zio Antoine. 

Ho avuto la fortuna di andare a trovarli diverse volte, accompagnando clienti in visita, ed ho approfondito la loro conoscenza, motivo per il quale quando ci sono eventi di presentazione del Brand ne sono Ambassador.

Qual è la storia di Billecart-Salmon e cosa ha di speciale secondo te?
Billecart-Salmon è una vera e propria perla, con caratteristiche che nessun’altra maison di champagne oggi ha: nasce nel 1818, fondata da Nicolas François Billecart che dopo aver sposato la signora Elisabeth Salmon decide, insieme a lei, di dar vita a questo progetto. 

Oggi siamo alla settima generazione, sempre della stessa famiglia, quindi la maison ha 206 anni ma la cosa unica è che è ancora di proprietà di chi l’ha fondata, una storia molto bella e importante ai nostri giorni perché è garanzia di indipendenza, motivo per il quale Billecart-Salmon è tanto apprezzata nel mondo. 

Ci sono probabilmente champagne di aziende più vecchie ma in cui per la proprietà c’è stato un passaggio di testimone. Quando l’azienda continua invece a vedere avvicendarsi padri e figli quello che non cambia mai è lo stile, quello che resta di più è il modo di essere, anche se si spinge sull’innovazione, un’identità che viene apprezzata dal mercato perché riconoscibile.  

Quando poi la storia di un’azienda si allarga e si dilata molto nel tempo ci sono inevitabilmente anche tanti eventi e fattori esterni ad influenzarla come crisi economiche, conflitti geopolitici e solo se c’è una grande capacità di adattamento si riescono a superare le criticità. 

Per Billecart-Salmon sia la Prima che la Seconda Guerra Mondiale hanno significato bombardamenti, furti, distruzione, la grande depressione economica del 1929 ha portato alla perdita di tutto in una situazione catastrofica, ma in entrambi i casi la famiglia è stata capace di resistere, recuperare e ripartire dal nulla. 

Photo Credit: https://www.champagne-billecart.fr/

Come si posiziona la maison sul mercato italiano?

Billecart-Salmon è considerata la più piccola delle grandi maison e la più grande tra le piccole. La produzione è di poco meno di 2 milioni di bottiglie, la Francia è chiaramente il primo mercato ma in Italia, dove c’è molta frammentazione e dove sono molti gli champagne distribuiti perché gli appassionati sono tanti e c’è una grande specializzazione, negli scaffali delle enoteche più fornite Billecart-Salmon non può mancare.    

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

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