mercoledì, Febbraio 5, 2025
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I dazi USA potrebbero causare oltre 300 milioni di perdite al vino italiano in un anno

I dazi statunitensi sui vini italiani potrebbero causare perdite di 330 milioni di euro nel 2025, riducendo l’export sotto i livelli del 2021.

Secondo l’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), i dazi statunitensi sui vini italiani potrebbero causare perdite significative per l’industria vinicola nel 2025, con una riduzione delle vendite stimata intorno ai 330 milioni di euro. Se il dollaro mantenesse gli attuali livelli di forza, le perdite potrebbero scendere a 250 milioni di euro.

Uiv prevede una tariffa del 20% sui vini fermi e del 10% sugli spumanti. I dazi più bassi sugli spumanti derivano dalle pressioni dell’industria vinicola statunitense, più resistente a limitazioni sulle vendite di questa tipologia di vino, che è uno dei suoi prodotti di punta.

Questa potenziale perdita rappresenterebbe circa il 15% in meno rispetto ai risultati dello scorso anno, sulla base di quanto accaduto in Francia tra la metà del 2020 e il primo trimestre del 2021. In quel periodo, l’imposizione di dazi al 25% aveva portato a una riduzione delle vendite pari al 24%.

Lamberto Frescobaldi, presidente di Uiv, ha sottolineato che il settore vinicolo italiano è uno dei più esposti alle conseguenze dei dazi, soprattutto nel mercato statunitense, che è il primo al mondo per il vino italiano.

Il vino – ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv) – è uno dei settori del made in Italy maggiormente esposti in caso di dazi nel primo mercato al mondo. Il danno sulle imprese sarà inevitabile, perché se vorranno rimanere competitive dovranno assumersi gran parte dell’extra-onere richiesto, visto che il mercato non è in grado di sostenerlo. Ma il danno sarà doppio, perché lo subiranno inevitabilmente anche i consumatori finali a causa di un’inflazione che tornerà a bussare con insistenza”.

Nel 2024, le esportazioni di vino italiano verso gli Stati Uniti supereranno 1,9 miliardi di euro, pari al 24% dell’export vinicolo italiano, una percentuale che è più del doppio del peso degli Stati Uniti sul totale delle esportazioni italiane (11%). Se i dazi entreranno in vigore, Uiv prevede che il valore delle esportazioni scenderà sotto i 1,7 miliardi di euro nel 2025, tornando ai livelli del 2021.

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