Dal 22 al 24 febbraio 2026 torna a BolognaFiere la Slow Wine Fair, che alla quinta edizione pone al centro il tema del “vino giusto”, ampliando la riflessione sulla dimensione sociale della filiera vitivinicola. L’evento, con direzione artistica di Slow Food e patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, metterà in relazione qualità organolettica e ambientale con l’impatto del vino su persone e comunità, dopo aver affrontato nelle edizioni precedenti salute del suolo, packaging e logistica.
Presentata oggi a Milano, la manifestazione propone sul sito slowinefair.slowfood.it il catalogo dei primi 500 produttori su oltre 1000 attesi, con biglietti acquistabili per la domenica dedicata agli appassionati e il lunedì e martedì con taglio b2b. Secondo Slow Food, un vino buono e pulito deve essere anche giusto: prodotto senza sfruttare lavoratori e territori, capace di generare valore condiviso, lavoro dignitoso, inclusione e nuove opportunità.
La fiera si configura come terreno di dialogo tra produttori, esperti, ricercatori, consorzi, istituzioni, buyer e professionisti dell’Horeca attraverso conferenze e incontri, sia online da gennaio sia durante i tre giorni fieristici. L’evento propone una riflessione sul ruolo sociale del vino come strumento di integrazione dei lavoratori stranieri, promozione dell’imprenditoria femminile e giovanile, e rigenerazione delle Terre Alte, aree spesso marginalizzate ma ricche di potenzialità.
Gianpiero Calzolari, Presidente BolognaFiere, ha dichiarato: «Slow Wine Fair si conferma una piattaforma che unisce valore culturale, visione internazionale e una filiera sempre più attenta alla sostenibilità. Il tema del vino giusto amplia lo sguardo sulla dimensione sociale del settore, mettendo al centro lavoro dignitoso, inclusione e responsabilità verso i territori. Per BolognaFiere, Slow Wine Fair e SANA Food rappresentano appuntamenti chiave dedicati al canale Horeca e alla qualità dei consumi fuori casa, ambiti nei quali vogliamo generare contenuti, connessioni e nuove opportunità di business».
Federico Varazi, Vicepresidente Slow Food Italia, ha affermato: «Con l’edizione 2026 della Slow Wine Fair vogliamo affermare con chiarezza che la qualità del vino non può essere separata dalla qualità del lavoro. Parlare di un vino “buono, pulito e giusto” significa assumersi una responsabilità politica verso i territori e le persone che li abitano. Difendere il lavoro agricolo significa difendere le comunità rurali, garantire dignità ai lavoratori migranti, creare opportunità per i giovani e per le donne che vogliono costruire impresa nelle aree interne e nelle Terre Alte. Ogni bottiglia di vino racconta tutto questo: il modo in cui si coltiva la vigna, le relazioni tra chi produce e chi lavora, la cura o l’abbandono dei territori».
Giancarlo Gariglio, Coordinatore Slow Wine Coalition, ha evidenziato la qualità altissima delle cantine selezionate e la percentuale di realtà certificate biologiche, biodinamiche o in conversione che supera il 60%. «Questa omogeneità degli espositori attira operatori dell’Horeca italiana di alto livello e cresce l’interesse degli operatori stranieri. Ma la Fair non è solo vino: il nostro impegno è volto all’eccellenza anche per amari, roaster con i migliori caffè, sidri e spirits. La Slow Wine Fair si distingue perché avvia il dibattito su sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e giustizia sociale, avvicinando un pubblico di appassionati giovani».
Brunella Saccone, Dirigente ICE, ha sottolineato la crescita della manifestazione a livello di interesse internazionale nelle quattro edizioni precedenti, con attenzione sempre più significativa da parte dei buyer, creando condizioni per la conoscenza concreta di piccole realtà a cui la fiera offre possibilità di creare nuove connessioni commerciali.
Slow Wine Fair 2026 si svolge in contemporanea con SANA Food, il format professionale sull’alimentazione sostenibile per Horeca e retail specializzato. Novità di quest’anno: per la prima volta Slow Food Promozione entra ufficialmente nel Padiglione 18 di SANA Food con produttori delle reti Slow Food, appuntamenti formativi, degustazioni e momenti di confronto. Con un unico biglietto e padiglioni adiacenti, la sinergia crea una piattaforma integrata che unisce cibo e vino, business e cultura.
Oltre 1000 cantine espositrici da Italia ed estero, distribuite per Paese e regione nei Padiglioni 15 e 20, condividono l’impegno del Manifesto per il vino buono, pulito e giusto, praticando sostenibilità ambientale, rispetto del paesaggio e del terroir, valorizzazione delle comunità agricole e tutela della biodiversità.
Tra le novità 2026, l’area dedicata alle Vecchie Annate della Banca del Vino di Pollenzo (Bra, Cn), che dopo oltre vent’anni di attività mette a disposizione bottiglie rare e millesimi introvabili. L’esperienza prevede rotazione quotidiana di etichette nella Wine Emotion e Temporary Tastings programmati.
Nell’area spirits, centrale è la sezione amari con la 6ª edizione della Fiera dell’Amaro d’Italia, organizzata con Amaroteca e ANADI. Tornano i torrefattori della Slow Food Coffee Coalition, rete internazionale della filiera caffè, e i produttori di sidro dopo il successo 2025. Un’area è riservata alle imprese della supply chain vitivinicola con macchinari e tecnologie per supportare produzioni sostenibili.
Il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, attribuito da pubblico e giuria, valorizza le migliori carte vini italiane e internazionali con nuove categorie territoriali 2026, confermando la sezione amari e introducendo una novità sulla selezione caffè.
Il programma eventi include conferenze dell’Arena Slow Wine Reale Mutua, incontri in Casa Slow Food sul vino come motore di inclusione sociale, degustazioni guidate nelle sale Masterclass ed eventi OFF in città. Tra gennaio e febbraio, le conferenze online preparano produttori e appassionati ai grandi temi dell’edizione 2026, dopo il percorso che ha affrontato il Manifesto nel 2022, la crisi climatica nel 2023, il suolo fertile nel 2024 e la call to action “Alleggeriamo le nostre bottiglie” nel 2025.
Slow Wine Fair è sponsor ufficiale di Barawards 2025, con il Premio Slow Wine Fair Locale Green dell’Anno. Giunto all’undicesima edizione, Barawards valorizza l’eccellenza dell’ospitalità Made in Italy promosso da Bargiornale, Ristoranti e Hotel Domani del gruppo Tecniche Nuove. I vincitori saranno annunciati durante la Barawards Gala Night Party del 12 gennaio 2026 all’Alcatraz di Milano.

