venerdì, Febbraio 21, 2025
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Slow Wine Fair 2025. La Campania protagonista

54 espositori presenti a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio provenienti dalla Campania, tra cui lo spazio istituzionale della Regione, per Slow Wine Fair 2025.

La Campania è tra i protagonisti della quarta edizione di Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al vino buono, pulito e giusto che si svolge a Bologna dal 23 al 25 febbraio 2025. Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, rappresenta l’incontro internazionale della Slow Wine Coalition e quest’anno riunisce circa 1200 espositori provenienti da 30 Paesi e da tutte le regioni italiane intorno al tema della sostenibilità del packaging e della logistica della filiera vitivinicola. Inoltre, per la prima volta l’evento si svolge in contemporanea con il nuovo format di SANA Food, dedicato al mondo della sana alimentazione fuori casa.

La Campania secondo Slow Wine 2025

Dopo la siccità del 2022, l’annata del 2023 ha visto le abbondanti piogge primaverili favorire la diffusione della peronospora, con perdite produttive fino al 50%. Minore quantità di uva, insomma, ma complessivamente di buona qualità. Sono stati i vitigni a bacca rossa quelli ad aver sofferto di più, fatto che ha aggravato ulteriormente la già delicata situazione del Taurasi e dei grandi rossi in generale, dal Sannio a Caserta, fino al Cilento, che soffrono un mercato alla ricerca di vini sempre più freschi e meno strutturati. Buone, al contrario, le performance sia dei rossi della Costiera Amalfitana e dei Piedirosso, moderni e versatili, con alcune etichette outsider dall’Irpinia che vanno ad aggiungersi a quelle ottime dei Campi Flegrei e dell’area vesuviana.

Sul fronte dei bianchi, si distinguono i Greco di Tufo 2023, i Fiano di Avellino 2022 e le Falanghina (specialmente nell’area flegrea), oltre ai bianchi Amalfitani. Importante la crescita dell’Irpinia, con quattro nuove aziende nel distretto, portando a 102 il numero di cantine recensite nell’edizione 2025. Pur rappresentando solo il 3% della produzione nazionale di vino a denominazione, la Campania continua a crescere in qualità, valorizzando il suo straordinario patrimonio di vecchie vigne e varietà autoctone.

Ecco la lista dei 54 espositori campani presenti a Slow Wine Fair

Provincia di Avellino

2Vite di Pietro Moschetti – Taurasi

Antico Castello – San Mango Sul Calore

Calafè – Prata Principato Ultra

Cantina Bambinuto – Santapaolina

Cantina Del Barone – Cesinali

Cantina Dell’Angelo – Avellino

Cantine Di Marzo – Tufo

Cantine Fratelli Addimanda – Taurasi

Cantine Gerardo Perillo – Castelfranci

Cantine Russo Taurasi – Taurasi

Fabio De Beaumont – Castelvetere Sul Calore

Il Torchio – Montecalvo Irpino

La Cantina Di Enza – Montemarano

Pietracupa – Montefredane

Salvatore Molettieri – Montemarano

Tenuta Del Meriggio – Montemiletto

Torricino – Tufo

Ventitréfilari – Montefredane

Vigne Guadagno – Taurasi

Villa Raiano – San Michele Di Serino

 

Provincia di Benevento

Cantina Francesca –  Apollosa

Cantina Morone – Guardia Sanframondi

Cantina Simone Giacomo – Castelvenere

Capolino Perlingieri – Castelvenere

Cautiero – Frasso Telesino

Fontanavecchia – Torrecuso

Giovanni Iannucci – Guardia Sanframondi

I Pentri – Guardia Sanframondi

Torre Del Pagus – Benevento

 

Provincia di Caserta

Aia Delle Monache – Castel Campagnano

Alepa – Caiazzo

Canestrini – Castel Campagnano

Cantina Di Lisandro – Castel Campagnano

Enoz – Sessa Aurunca

I Cacciagalli – Teano

La Masseria Di Sessa – Sessa Aurunca

Sclavia – Liberi

Tenuta Tralice – Alvignano

Villa Sorbo – Galluccio

Viticoltori Del Casavecchia – Pontelatone

 

Provincia di Napoli

Cantine Matrone – Boscotrecase

Casa Setaro – Trecase

Contrada Salandra – Pozzuoli

Fabio Russo – Napoli

La Sibilla – Bacoli

Regione Campania-Assessorato Agricoltura – Napoli

 

Provincia di Salerno

Albamarina – Futani

Alessandra – Pollica

La Polpetteria – Cava De Tirreni

Milavuolo – Salerno

Tenuta San Francesco – Tramonti

 

La Campania nella Fiera dell’Amaro d’Italia

A Slow Wine Fair la Campania è rappresentata anche nella Fiera dell’Amaro d’Italia, organizzata in collaborazione con Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia. La quinta edizione torna a BolognaFiere con tante novità, come l’area dedicata agli spirits, e 26 realtà da 13 regioni italiane, selezionate secondo precisi criteri, quali l’utilizzo di ingredienti locali e provenienti da coltivazioni sostenibili e di prodotti a basso impatto ambientale. In Campania, da Eboli, in provincia di Salerno, Gargiulo 1966 e l’Amaro Don Carlo, con la sua ricetta segreta di oltre 15 erbe e spezie, e il Liquorificio Mastr’Antonio, che a Chiusano Di San Domenico, in provincia di Avellino, realizza liquori distintivi come il Nocivino, il Prunus e la crema di castagne, utilizzando materie prime provenienti dall’Irpinia.

La masterclass

La Campania è tra i protagonisti della masterclass di domenica 23 febbraio alle 15, intitolata “Vigna vecchia fa buon vino“. Attraverso una selezione di vini provenienti da diverse regioni, l’incontro esplora le straordinarie potenzialità delle vigne centenarie, autentiche custodi di un patrimonio genetico di grande valore.

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