Il 2024 per il Collio vitivinicolo resterà un anno da ricordare. A renderlo speciale, oltre alle celebrazioni per il Sessantesimo dalla fondazione del Consorzio che lo rappresenta, anche una svolta importante che gli esponenti dello storico territorio nel cuore del Friuli Venezia Giulia, con i suoi 1300 ettari vitati e oltre 7,3 milioni di bottiglie immesse sul mercato nel 2023, hanno voluto dare andando a deliberare delle modifiche al disciplinare della Doc di riferimento.
Nell’ultima assemblea del 10 dicembre scorso sono stati affrontati temi che sono sul tavolo da tempo, questioni sicuramente divisive ma essenziali ai fini del posizionamento e di una narrazione piena dell’identità del Collio enoico, e ne sono discese decisioni importanti che avranno ripercussioni concrete nei prossimi anni.
Il primo nodo che è stato sciolto riguarda i “vini da uve macerate” o Orange Wines di cui il Collio è forte espressione. L’assemblea del Consorzio, a grande maggioranza (72% dei voti) ha deliberato che la specificazione in questione proposta da un comitato tecnico sarà inserita nel disciplinare Doc Collio per identificare i vini ottenuti attraverso “tecnica di macerazione fermentativa di almeno 7 giorni”, aprendo così le porte della denominazione ad una categoria caratterizzante ed identificativa di questo areale ottenuta soprattutto da Ribolla Gialla e che fino ad oggi non ha mai potuto raccontarsi in questi termini.
Sarano definite regole precise per la produzione, la qual cosa avrà un impatto sulla qualità e sulla riconoscibilità anche in termini di comunicazione di questo importante segmento che ha caratteristiche molto diverse rispetto ai vini classici, elementi che hanno ora la possibilità di essere categorizzati, spiegati e valorizzati, anche agli occhi del consumatore finale, con un obiettivo di crescita sul mercato.
A ciò si aggiunge anche la decisione (approvata dal 97% dei componenti dell’Assemblea) di istituire un tavolo tecnico per sviluppare una nuova categoria di vino bianco da inserire nel disciplinare, un vino ottenuto da sole uve autoctone, in particolare Tocai Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia Istriana, di cui si dovranno individuare caratteristiche e modalità di assemblaggio.
Infine tra le novità il lancio del primo evento istituzionale dedicato al Collio, per celebrare ogni anno una varietà rappresentativa del territorio. Per il suo esordio, previsto per il 25 e 26 ottobre 2025, sarà protagonista il Friulano. L’evento avrà come obiettivo quello di offrire una panoramica delle potenzialità con degustazioni verticali, annate correnti e campioni in affinamento, opportunità di visibilità, per consolidare il prestigio del Collio e dei suoi autoctoni.
Photo Credit: https://www.collio.it/