martedì, Novembre 12, 2024
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Cantine Astroni si candida come polo per la formazione enoica in Campania

Con Cristina Varchetta, responsabile marketing e comunicazione di Cantine Astroni, abbiamo parlato del futuro dell'azienda come polo di formazione in Campania.

Partiranno a breve i primi incontri formativi sul mondo del vino ospitati da Cantine Astroni, una delle realtà vitivinicole più suggestive dei Campi Flegrei che sorge in quella che un tempo era la riserva di caccia dei Borbone. Tre i corsi nazionali e internazionali che si terranno tra la fine del 2024 e il 2025 coprendo argomenti di varia natura legati all’enologia e all’ospitalità enoturistica, opportunità per i professionisti del settore di approfondire le proprie competenze ed espandere il proprio network. Ne abbiamo parlato con Cristina Varchetta, impegnata in prima linea nella realizzazione di questo sfidante progetto, quarta generazione e responsabile marketing e comunicazione dell’azienda che oggi si candida a diventare il primo polo didattico enoico in Campania.

Cristina ci racconti com’è nata l’idea di rendere la Cantina un luogo dedicato alla formazione del mondo del vino?
Sicuramente un grosso peso l’ha avuto la mia esperienza personale, ogni volta che ho scelto di seguire un corso dedicato al nostro settore ho dovuto mettere in conto maggiori costi e tempi dovuti agli spostamenti, con sedi parecchio distanti da casa. Diciamo che il Sud Italia, se si esclude la Sicilia, non è favorito in tal senso. Quando con le Donne del Vino abbiamo organizzato il primo corso WSET qui da noi si è aperta una finestra, si è materializzata l’idea, considerato che Cantine Astroni è in una posizione centrale, facilmente raggiungibile dalle varie province della regione e anche strutturata per una serie di servizi. 
Poi c’è il tema dell’attività enoturistica in cui sto cercando di specializzarmi sempre di più e rispetto al quale sono da tempo consapevole della mancanza di una formazione specifica sulle sue figure professionali che restano ancora ibride e non riconosciute. Sono diverse le caratteristiche che andrebbero sviluppate, la conoscenza delle lingue, l’alta formazione in materia di vino, la capacità di vendita e di svolgere il ruolo di guida. Le cantine sono pronte ad aprirsi all’accoglienza ma vanno in difficoltà perché non trovano personale con le skill necessarie, un vuoto da colmare.

Quali sono i corsi ad oggi in programma?
Si parte dal corso “Wine Meridian – WTH Academy Advanced,” con Lavinia Furlani che ho corteggiato a lungo e sono felicissima abbia accettato. Un programma formativo che inizia il 19 novembre dedicato al settore enoturistico che combina 25 ore di formazione digitale in e-learning con una giornata intensiva in presenza, focalizzandosi sulle sfide e opportunità dell’enoturismo in Campania, un’occasione per acquisire competenze avanzate nella gestione dell’ospitalità e per potenziare il proprio business grazie a strategie di marketing mirate. 

Secondo importante appuntamento è quello con Chiara Giorleo e la formazione WSET: il livello 2 del corso (interamente in lingua inglese) si terrà dal 28 al 30 ottobre prossimi e offrirà una base solida per chiunque voglia migliorare la propria conoscenza dei vini di tutto il mondo e delle tecniche di degustazione. Un secondo appuntamento è previsto dal 20 al 22 gennaio 2025 sempre per il livello 2 del WSET. Per chi desidera un approfondimento più avanzato, il WSET Level 3 Award in Wines si terrà dal 23 al 30 giugno 2025. Questo corso è pensato per chi ha già una buona conoscenza del mondo del vino e desidera acquisire competenze professionali riconosciute a livello internazionale.

Il13 e 14 gennaio 2025 si terrà il corso “Good Sense” percorso formativo per diventare Giudice Sensoriale Qualificato che offrirà una formazione intensiva in analisi sensoriale, fornendo ai partecipanti le competenze necessarie per utilizzare con profitto i metodi di valutazione. 

Quali difficoltà hai incontrato nel mettere in piedi questo programma (se ce ne sono state) e cosa ti aspetti da questa esperienza?
È stato impegnativo riuscire a coordinare tutto, a mettere insieme le disponibilità dei diversi docenti, ho impiegato infatti un anno per arrivare ad avere un programma definito. C’è stato anche un po’ di timore, come accade spesso per le cose nuove, perché il rischio di una iniziativa del genere poteva essere quello di far confondere Cantine Astroni con una scuola di formazione. 

Ma ho voluto comunque procedere in questa direzione, grazie anche all’appoggio della mia famiglia, perché sono convinta che si tratta di dare un’opportunità di crescita al territorio, un supporto per le nuove generazioni che dia loro qualcosa di diverso, strumenti che possano arricchire la loro formazione e gli consentano di poter esprimere al massimo il loro contributo professionale in futuro. 

Cantine Astroni lavora molto sull’accoglienza che quindi è un tema a te particolarmente caro. Cosa manca secondo te oggi al sistema enoturistico italiano e cosa si potrebbe fare per migliorarlo?
In primo luogo andrebbe riconosciuta la figura dell’Ospitality Manager, un passo importante anche per stimolare le nuove generazioni ad investire su questo percorso.
Per quanto riguarda il sistema enoturistico alcune regioni come la Toscana sono più avanti nell’organizzazione e nell’impostazione delle attività. In Campania si sta facendo tanto, le aziende sono sempre più aperte al discorso dell’accoglienza, ma in questo bisogna fare attenzione e dare il giusto taglio. Troppo spesso le cantine vengono coinvolte in circuiti di viaggio in cui svolgono il ruolo di punti di ristoro, un errore secondo me strategico dal momento che andrebbe sempre e comunque mantenuto il focus sulle attività core per non svilirne l’essenza. 

Informazioni sui corsi
Le iscrizioni per tutti i corsi sono già aperte, con scadenze che variano a seconda del corso. Per maggiori informazioni è possibile contattare Cantine Astroni all’indirizzo e-mailinfo@cantineastroni.com o al recapito telefonico 350.1690363 o al sito www.cantineastroni.com/esperienze/

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

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