martedì, Luglio 8, 2025
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Nasce Cantina Meraviglia all’interno di una cava dismessa

Un progetto visionario voluto dalla famiglia Bulgheroni ha portato alla nascita della nuova cantina bolgherese all'interno di una cava dismessa.

Dalla prima intuizione del 2017 all’inaugurazione appena conclusa, Cantina Meraviglia rappresenta il più ambizioso progetto architettonico ed enologico del Gruppo ABFV Italia – Alejandro Bulgheroni Family Vineyards in Toscana. Dopo 1125 giorni di costruzione e un percorso iniziato nel 2019 con la messa in sicurezza dell’ex cava di Cariola, la struttura si presenta come un unicum nel panorama vitivinicolo italiano. Il progetto nasce dalla visione dell’imprenditore Alejandro Bulgheroni, che durante la cerimonia inaugurale ha ricordato con emozione le sue origini italiane: il bis-nonno Giovanni Alessandro Bulgheroni aveva lasciato Olgiate Comasco nel 1873 per trasferirsi in Argentina. Insieme alla moglie Bettina e ai figli Alejandro Jr e Diego, l’Ingegner Bulgheroni ha celebrato quello che definisce una dichiarazione d’amore al territorio toscano.

Architettura sostenibile incastonata nella roccia vulcanica

Firmata dallo Studio Bernardo Tori con la consulenza ingegneristica di Niccolò De Robertis di AEI Progetti, la cantina si sviluppa su tre livelli seguendo l’orografia naturale della cava. Con 7.000 m² di spazi produttivi e tecnologici, una terrazza panoramica che guarda il Mar Tirreno e un tetto verde immerso nella macchia mediterranea, l’edificio si fonde nel paesaggio senza alterarlo. I materiali utilizzati, per oltre il 95% di provenienza locale, e i sistemi di costruzione adottati rispondono ai più alti standard di sostenibilità ambientale. Le fragilità del terreno, aggravate dalla presenza di rioliti – un materiale vulcanico friabile – hanno richiesto soluzioni progettuali complesse, già a partire dalla messa in sicurezza seguita da un lungo lavoro di geologi e tecnici.

Il terroir vulcanico come risorsa enologica

Le caratteristiche uniche della cava, costituita da roccia vulcanica effusiva (riolite) e dalle vulcaniti di San Vincenzo, non rappresentano solo un elemento paesaggistico ma una vera risorsa enologica. La naturale inerzia termica e l’umidità costante offrono un microclima ideale per la vinificazione e l’affinamento. Il processo enologico avviene per gravità, con il conferimento delle uve sul piazzale al piano più alto dove trova posto anche un banco di cernita vibrante con selettore ottico. Sotto si collocano le Tulipe in cemento grezzo e i tini in acciaio per la vinificazione, mentre la sala con le grandi botti di rovere francese non tostate beneficia della grande parete rocciosa che preserva caratteristiche perfette per la lunga evoluzione del vino.

Sostenibilità e ospitalità: i pilastri del futuro

Il progetto Cantina Meraviglia si basa su tre pilastri fondamentalisostenibilità ambientale, sociale ed economica – che rappresentano l’essenza del modello ABFV. Tra gli interventi realizzati spiccano la gestione delle acque piovane per ridurre erosione e sedimentazione, la riduzione dell’inquinamento luminoso secondo lo standard DarkSky, i tetti verdi e i sistemi energetici intelligenti. La cantina sarà il luogo produttivo dei due brand aziendali, Tenuta Meraviglia e Tenuta Le Colonne, per un totale di 95 ettari. La divisione è prettamente agronomica: Tenuta Meraviglia, più in alto su suoli di natura vulcanica, è quasi interamente piantata a Cabernet Franc ad eccezione di 3 ettari nel pedecollinare di Vermentino, mentre Tenuta Le Colonne si estende fino quasi a toccare il mare su suoli a matrice sabbiosa. La struttura ospiterà anche attività enoturistiche di qualità: le due sale al piano superiore, la terrazza panoramica e la library con le vecchie annate sospesa sulla bottaia sono luoghi suggestivi pensati per la promozione di territorio e cultura. L’apertura al pubblico è prevista per settembre.

Leggi la notizia anche su Horecanews.it

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