giovedì, Giugno 19, 2025
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Un giorno a Ripa della Volta

Ci sono giornate che ti restano addosso, come un profumo buono. Quella trascorsa a Ripa della Volta, nel cuore della Valpantena, è stata una di quelle: intensa, sincera, sorprendente. Un viaggio tra vigneti biologici, uliveti, profumi di erbe officinali e calici che raccontano storie vere.

Il cuore della cantina: vino, precisione e ascolto

Il press tour è cominciato in cantina, dove ad accoglierci c’era Emanuela Flore, enologa sarda alla guida della produzione dal settembre scorso. La sua filosofia è semplice e potente: fare il miglior vino possibile a partire dall’eccellenza della materia prima, selezionata con cura e monitorata con precisione dall’agronomo Giovanni Bigot (autore dell’omonimo Indice).

Ogni gesto in cantina è misurato, ogni spazio pensato in funzione del vino. Le uve arrivano in piccole cassette, le vasche di fermentazione sono mobili, il fruttaio è modulare e permette all’uva di respirare senza muffe. Una vera e propria “gioielleria del vino”, dove nulla è lasciato al caso e tutto parla di rispetto, ascolto e attenzione.

Un organismo vivo: agricoltura integrata e sostenibile

Questa cantina è solo una parte dell’Organismo Agricolo Pernigo, un sistema multifunzionale che integra viticoltura, olivicoltura, piante officinali, apicoltura e accoglienza. Il cuore esperienziale del progetto è l’Oasi delle Stelle, l’agri-bistrot dove enoturismo, paesaggio e cultura si incontrano e si fondono.
Oggi innovare significa ascoltare un luogo, accompagnarlo senza forzare, agendo come parte di un organismo agricolo integrato, capace di generare valore su più fronti: ambientale, produttivo ed economico.” dichiara Andrea Pernigo, imprenditore veronese, fondatore del progetto.

In jeep tra lavanda, vigne e visioni

La visita è proseguita a bordo delle jeep, per esplorare l’intera tenuta: vigneti, uliveti, filari di lavanda ed erbe officinali. Un progetto agricolo ambizioso, radicato nella tradizione ma proiettato al futuro.

Come ci racconta Elvis Vaccari, farmacista e responsabile della produzione di oli essenziali e tisane:
“Tutto sostenta il tutto. Siamo parte di un unico organismo, anche con ciò che non vediamo. L’osservazione profonda permette di progettare nel rispetto dell’equilibrio naturale.”

Il vino e la tavola: emozione e verità

Il momento clou della giornata è arrivato con la degustazione all’Oasi delle Stelle, che prende il nome dal vicino ipogeo di Santa Maria in Stelle, luogo sacro già in epoca pre-romana.

Protagonisti nel calice Valpolicella Superiore DOC 2023, fresco, floreale, autentico; Soave Classico 2024, una garganega che ha lasciato tutti in silenzio – già questo, un piccolo miracolo. Infine, una prova d’assaggio in anteprima del prossimo Valpolicella, ancora in fase di sviluppo.

Ad accompagnare i vini, un’esperienza culinaria potente ed emozionale firmata da Tracy Eboigbodin, vincitrice di MasterChef 11, che ha cucinato un menù con soli ingredienti “a km buono”: stagionali, veri, vivi.

Ripa della Volta: più di una cantina

Ripa della Volta è una visione agricola, umana e sensibile. Un luogo dove la terra si ascolta, si cura e si celebra. Dove il vino è il frutto di un dialogo costante tra natura, scienza e cuore.
Siamo tornati a casa con un sorriso in più… e un pensiero fisso: tornarci presto.

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