mercoledì, Marzo 5, 2025
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Un progetto pilota recupera CO2 pura dal vino in fermentazione per il riutilizzo in cantina 

l mondo vitivinicolo è impegnato da diversi anni sul fronte dell’attuazione di strategie per la riduzione dell’impronta carbonica, fondamentali per poter affrontare i problemi associati al surriscaldamento globale.

Per quanto sia stato dimostrato che trasporto e imballaggio in vetro contribuiscano per circa il 74% alle emissioni di gas serra del settore, anche viticoltura e vinificazione hanno il loro peso, incidendo ciascuna per il 13%.

Per questo motivo il comparto produttivo, coadiuvato dagli istituti di ricerca, si sta muovendo attraverso attività di sperimentazione che aiutino a ridimensionare l’impatto determinato da ciascuna di queste componenti.

Tra i traguardi più recenti quello conseguito da Bodega Torres, tra le prime cantine a muoversi su questo terreno minato nel 2008 con il suo programma Torres & Heart.

La storica azienda catalana è riuscita a condurre con successo un test pilota in un ambiente di produzione reale per recuperare anidride carbonica pura derivante dalla fermentazione del vino e riutilizzando questa CO2 biogenica come gas inerte nelle vasche del vino per prevenirne l’ossidazione promuovendo al tempo stesso i principi dell’economia circolare e della sostenibilità.

Nella maggior parte delle cantine di tutto il mondo infatti la CO2 prodotta durante la fermentazione viene dispersa nell’atmosfera e i produttori hanno la necessità comunque di acquistarne per proteggere i vini dall’ossidazione.

La tecnologia, che sta aprendo nuove strade verso l’autosufficienza vinicola, è un brevetto sviluppato da Orchestra Scientific, spin off dell’Istituto Catalano per le Ricerche Chimiche (ICIQ) guidato dal professor Galàn-Mascaròs e darebbe la possibilità non solo di riutilizzare l’anidride carbonica pura ma anche di commercializzarla in altri settori come l’industria, l’agroalimentare e l’energia.

Il suo funzionamento si basa sull’impiego di un materiale noto come metal organic frameworks (MOF) che ha dimostrato una elevata capacità di catturare CO2.

I test portati avanti fino ad oggi consentono al team spin-off di Orchestra Scientific di dimostrare l’efficacia e l’efficienza della propria tecnologia in ambienti operativi reali e su scala industriale rilevante. Nel prossimo futuro, questa dimostrazione aprirà la strada alla commercializzazione in settori a basse emissioni di CO2 che necessitano di CO2 ad elevata purezza e, grazie alla sua scalabilità, la tecnologia potrà continuare ad evolversi attraverso ulteriori test e l’impiego sul mercato in settori ad alte emissioni come la produzione di acciaio, cemento, petrolchimica e biogas.

Un successo ottenuto muovendo i primi passi nel 2017 e coinvolgendo diverse aree di attività di Bodega Torres, dalla produzione, all’innovazione e sostenibilità. Un approccio interdisciplinare che unito alla determinazione del team ha consentito di superare le sfide tecniche e operative che si sono presentate tempo per tempo ed arrivare all’attuale incoraggiante risultato.

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

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