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Dal 23 a 28 settembre torna Malazè e accende i riflettori sull’enoarcheogastronomia dei Campi Flegrei

Una terra che arde può aver bisogno di altro fuoco che la accenda? Probabilmente si se la fiamma porta luce su storia, identità, tradizione e bellezza lasciando in ombra quello che dalla cronaca arriva ormai come messaggio prevalente.

Lo ha intuito e anche da tempo Rosario Mattera che dal 2006 per i sui Campi Flegrei organizza Malazè, manifestazione “EnoArcheoGastronomica” da lui stesso definita fuori dagli schemi, laboratorio diffuso di innovazione territoriale, finestra su quel patrimonio storico, ambientale e paesaggistico che chiede a gran voce il suo meritato palcoscenico dando slancio alle sue grandi potenzialità in termini di attrattività turistico culturale.

Rosario Mattera

Come ogni anno, dal 23 al 28 settembre 2024, l’appuntamento ritorna con un programma ancora più articolato e coinvolgente, per dare spazio alla scoperta delle bellezze di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida, della stessa “Isola di Arturo” e di una parte della città di Napoli, un percorso articolato tra passeggiate, trekking urbano, visite guidate, per godere delle suggestioni evocate da scorci mozzafiato, spiagge, insenature, borghi, paesaggi, siti e architetture che sono essi stessi narrazione degli aspetti storici, archeologici e antropologici, di antiche tradizioni popolari e religiose dei Campi Flegrei.

L’obiettivo della XVII edizione, da quest’anno perseguito grazie alla collaborazione con l’associazione Campi Flegrei Active, è tradizionalmente anche quello di creare un forte punto di contatto tra le filiere produttive del territorio e al tempo stesso promuoverne le peculiarità, una traiettoria che nasce dall’attento ascolto delle voci degli attori locali e soprattutto dal loro coinvolgimento diretto che anno dopo anno vede un ampliamento della schiera dei protagonisti.

Spazio dunque alla valorizzazione delle produzioni tipiche locali, pomodoro cannellino, mandarino flegreo, cozze, cicerchia, pesce azzurro, e sul fronte enoico, Falanghina e Piedirosso, un viaggio del gusto attraverso visite guidate in cantine del territorio, cookingclass e laboratori.

Le escursioni porteranno alla scoperta delle colture autoctone e contestualmente dei piatti della tradizione che le esaltano, delle antiche tradizioni rurali o di tecniche di allevamento che si fanno presidio culturale oltre che colturale come nel caso delle vigne a piede franco prefillosseriche.

Non resta che lanciarsi in questo itinerario che vuole essere un elogio di otium, cultura e patrimonio enogastronomico dei Campi Flegrei.

Di seguito il programma con i relativi link al sito di Malazè per i dettagli:

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

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