Cantina Tollo chiude l’esercizio 2024-2025 con un fatturato di 41.354.969 euro, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente, e una ricchezza totale generata di 46.560.479 euro (+35% sui 34.425.400 euro del 2023-2024). La remunerazione ai soci aumenta dell’11%, con il prezzo medio riconosciuto per quintale di uva conferito che passa da 47,69 euro a 53,23 euro. I dati sono emersi durante l’Assemblea dei Soci tenutasi domenica 14 dicembre, testimoniando la solidità di una delle realtà più consolidate del panorama vitivinicolo italiano.
Per la cooperativa di Tollo, in provincia di Chieti, si tratta di un risultato significativo che premia il lavoro dei conferitori. Un traguardo reso possibile da un’amministrazione focalizzata sulla marginalità e capace di trasferire valore direttamente ai produttori. La cooperativa abruzzese continua ad affermarsi come punto di riferimento del settore vitivinicolo nazionale, potendo contare su circa 625 soci e 2.500 ettari coltivati in un territorio da sempre vocato alla produzione di vino di qualità.
“Il contesto attuale è complesso – dichiara Gianluca Orsini, Presidente di Cantina Tollo – ma siamo rimasti saldi, continuando a lavorare con serietà e competenza, con quella determinazione che da sempre ci contraddistingue”. Il presidente sottolinea come la crescita registrata nel corso dell’anno sia frutto del lavoro dei soci conferitori, che continuano a credere nel valore del territorio nonostante il clima incerto e i mercati difficili.
“Un grande ringraziamento va anche ai dipendenti, che ogni giorno dimostrano competenza, professionalità e dedizione. Ognuno di noi è un anello fondamentale di una storia che dura da decenni e che rappresenta l’Abruzzo nel mondo: i vini che nascono qui sono ambasciatori della nostra identità”, prosegue Orsini.
Durante l’incontro assembleare sono stati presentati anche il bilancio di sostenibilità – il quarto della cooperativa tollese – e le iniziative future dell’impresa, molte delle quali relative alla promozione del territorio abruzzese. La società intende proseguire nel percorso di valorizzazione della terra e nella creazione di opportunità capaci di trattenere i giovani nella regione.
“Una cooperativa non è un’azienda come le altre: è un patto di fiducia, una promessa, una comunità che vive, respira e cresce insieme al luogo in cui opera”, conclude Orsini.
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