Cantina Urbana® continua a crescere costantemente, consolidando il suo ruolo di pioniera nel s
ettore vinicolo italiano con un modello innovativo che unisce produzione vinicola e vendita diretta in città.
Con l’apertura di un nuovo flagship store a Milano entro la fine dell’anno e l’espansione verso il mercato estero, Cantina Urbana sta dimostrando un’impressionante visione di crescita a breve termine.
Il successo del 2023, con un fatturato di 1,3 milioni di euro, è stato attribuito alla diversificazione delle attività, inclusa l’apertura dell’Osteria Na.Pa. che ora funge da dark kitchen, insieme al consolidamento di format speciali come il Winery di Via Ascanio Sforza e i Wine Bar di Porta Romana e De Angeli.
Per il 2024, Cantina Urbana si propone di raggiungere un fatturato ancora più significativo, stimato a 1,7 milioni di euro, evidenziando una costante e solida traiettoria di crescita. Con questo obiettivo ambizioso e l’espansione imminente sia a livello nazionale che internazionale, Cantina Urbana continua a essere una figura prominente nel panorama vinicolo italiano, guidata dall’ardore imprenditoriale di Michele Rimpici.
La storia di Cantina Urbana, il successo di un’idea nata sulle sponde del Naviglio
La storia di Cantina Urbana affonda le radici nell’esperienza del fondatore Michele che, forte della sua passione per il mondo del vino, ha saputo creare lo spazio per un’offerta che in Italia mancava: un “vino cittadino”. È nel nuovo distretto gastronomico Na.Pa., che a oggi include sedici realtà e di cui Cantina Urbana è tra i soci fondatori, che nel 2018 l’idea di Michele prende vita.
Cantina Urbana ha sedotto fin da subito il pubblico meneghino grazie alla speciale atmosfera in cui si respira uno spirito di convivialità e condivisione: una vera e propria cantina in città caratterizzata da tini in acciaio e botti in legno, ma anche anfore di terracotta, che valorizzano il tradizionale processo di vinificazione. I vini artigianali, che derivano da uve di alta qualità e contengono pochissimi solfiti, provengono da piccole cantine selezionate personalmente dallo stesso Michele Rimpici. Ed è in virtù di questa alchimia di elementi che nella Winery di Via Ascanio Sforza, è possibile immergersi in un’autentica esperienza degustativa ed estetica in cui trascorrere momenti di piacere e divertimento davanti a un buon bicchiere di vino accompagnato da cicchetti e taglieri.
Durante il difficile periodo della pandemia, in cui eventi, musica e, in generale, situazioni di socialità hanno subito un arresto paralizzante, Cantina Urbana ha saputo reinventarsi e dotarsi di nuova linfa grazie alla lungimiranza di Michele che ha lanciato il servizio di delivery: ogni giorno, in persona e con tanto di furgone brandizzato, consegnava infatti decine di casse di vino e bag in box di vino sfuso artigianale a domicilio.
Il 2022 è l’anno che segna un’importante crescita del business attraverso l’apertura dei due Wine Bar di Porta Romana e De Angeli che, arricchendo ulteriormente la proposta di Cantina Urbana, portano a un incremento nel numero dei dipendenti, che passano da 5 a 12.
Con oltre 40 mila bottiglie prodotte nel 2023, tra cui spiccano i vini prodotti con uve locali della tradizione lombarda, quali Barbera, Pinot nero, Croatina e Riesling – sia in bottiglia sia sfusi -, oggi Cantina Urbana conta 14 dipendenti e ha in programma numerose attività scaturite dalla creatività che da sempre la contraddistinguono.
“Uno dei capisaldi di Cantina Urbana è l’aver instaurato un nuovo modello di consumo legato all’esperienza e al coinvolgimento del consumatore con un’offerta di vini meno strutturati e più democratici rispetto a ciò che si osserva molto spesso nel mondo del vino. Questo significa che prima di tutto Cantina Urbana è un luogo per le persone. Il nostro obiettivo per il prossimo futuro è quello di mantenere la nostra posizione di pionieri a Milano e in Italia, per poi espanderci anche all’estero rimanendo pur sempre fedeli a ciò che ci rende unici: l’essere un punto di ritrovo in cui sia italiani sia stranieri possano sentirsi a casa.” afferma Michele Rimpici, CEO e Founder di Cantina Urbana.