Lo Champagne può elevarsi oltre il ruolo di protagonista del brindisi per diventare l’elemento unificante di un intero percorso gastronomico festivo. Comte de Montaigne, Maison de Champagne de Prestige con sede nell’Aube, propone un vademecum dedicato agli abbinamenti enogastronomici per le tavole natalizie e di fine anno, rivolto a chi ama la cucina di alto livello e desidera accogliere ospiti con una proposta distintiva.
Il concept si sviluppa su quattro interpretazioni: il Brut Nature, con la sua secchezza estrema e freschezza “tagliente”, si rivela perfetto per la purezza delle preparazioni ittiche; l’Extra Brut da Chardonnay, caratterizzato da tensione e mineralità, accompagna primi piatti raffinati e calibrati; la Cuvée Spéciale basata su Pinot Noir, strutturata e complessa, sostiene carni importanti, ripieni e cotture prolungate; il Rosé, dalla vinosità marcata, conclude il pasto con dessert contemporanei costruiti su frutti rossi e freschezze agrumate.
Il risultato è un itinerario pensato per chi cerca l’equilibrio perfetto tra vino e cibo. Ogni preparazione si connette anche a specifici contesti conviviali: la cena professionale che deve impressionare con misura, l’occasione formale dove i dettagli fanno la differenza, l’intimità familiare dei piatti tradizionali riletti in chiave moderna, fino al dopocena più informale, quando la festa prende vita.
Aperitivo e crudi di mare: purezza e mineralità
Brut Nature Grande Réserve (100% Pinot Noir)
Le ostriche richiedono un contrappunto preciso: sapidità e iodio incontrano l’acidità e l’assenza di residuo zuccherino del Brut Nature, che valorizza una mineralità dai richiami gessosi mantenendo il palato nitido, preparato alla degustazione seguente.
Per carpaccio di branzino o ricciola, la leggerezza del pesce crudo conserva la centralità: l’acidità compensa l’olio e crea un accordo sapiente con marinature agli agrumi, offrendo un sorso teso e vibrante.
Nelle cene di lavoro, questa referenza si impone come aperitivo autorevole e rapido, in grado di “fare scena” con eleganza e di sostenere conversazioni e brindisi senza gravare.
La portata di pasta: tensione e aromaticità
Blanc de Blancs Extra Brut Grande Réserve (100% Chardonnay)
Linguine o paccheri all’astice in guazzetto leggero di pomodorino del Piennolo e basilico fresco: la dolcezza del crostaceo trova compensazione nella vivacità e negli aromi agrumati dello Champagne; il dosaggio ridotto preserva la tensione necessaria a tagliare la ricchezza del condimento e il grasso dell’olio extravergine, mentre pomodorino e basilico entrano in dialogo con note floreali e minerali.
Con risotto mantecato all’olio EVO con bottarga di muggine e lime, la cremosità viene “pulita” dall’acidità, la sapidità intensa trova sostegno nella tensione dell’Extra Brut, stabilendo un ponte aromatico immediato con il lime.
Durante le cene formali, quando la mise en place è impeccabile, questa bottiglia rappresenta la scelta ideale per stupire con precisione ed eleganza.
Il cuore del menu: carni elaborate e cotture lunghe
Cuvée Spéciale Brut (100% Pinot Noir)
Faraona ripiena o cappone ripieno con castagne e prugne secche: le sfumature di frutta secca e matura si intrecciano con il ripieno aromatico e lievemente dolce; corpo e tannino accompagnano la carne più ricca e strutturata, mentre le note di pane tostato esaltano la pelle croccante.
Brasato al Barolo con polenta o purè di patate tartufato: la leggera morbidezza del dosaggio armonizza sugo e sapidità; si manifestano sentori di crosta di pane, spezie e una sensazione finemente boscosa legata al passaggio in barrique, perfette con le note di cottura e riduzione.
Quando la famiglia si riunisce attorno a una cucina fatta di tempi lunghi e profumi avvolgenti, serve un calice capace di sostenere la portata centrale senza perdere slancio.
La tradizione di mezzanotte
Cuvée Spéciale Brut (100% Pinot Noir)
Cotechino con lenticchie: un grande classico, imprescindibile. La freschezza del Pinot Noir contrasta la ricchezza grassa della preparazione, mentre note tostate e speziate si legano agli aromi del piatto.
È il momento “di cuore” dopo il countdown: conviviale, diretto, perfetto da condividere tra amici con un calice che rimane impresso.
Dessert d’autore: vinosità e frutto
Rosé Grande Réserve Brut (100% Pinot Noir)
“Lampone sotto la neve”: meringata croccante e bavarese al limone con cuore di lamponi. Occorrono struttura e vinosità per reggere la dolcezza della meringa; la freschezza alleggerisce la bavarese, mentre l’acidità del lampone si allinea al profilo di frutto rosso, in una concordanza aromatica nitida.
Tiramisù rivisitato con ciliegie sotto spirito e amaretto (senza cacao): la vinosità e l’intensità del Rosé sostengono la struttura del dessert; ciliegia e amaretto dialogano con un profilo fruttato e leggermente speziato.
Nelle cene tra amici, questo è il finale da salotto: un dolce “da conversazione”, con uno Champagne che chiude la serata in modo sorprendente, senza cedere alla prevedibilità.
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