L’azienda vitivinicola franciacortina Ricci Curbastro è l’unica in Lombardia ad aver ricevuto il Premio Ecofriendly 2024 di Vinibuoni d’Italia, prestigioso riconoscimento per le politiche aziendali e le buone prassi in tema di sostenibilità. Un premio che l’azienda conosce bene, essendoselo aggiudicato per ben 6 volte negli anni scorsi (2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019), a conferma del percorso intrapreso da molto tempo, a livello pionieristico, e che oggi diventa ulteriore riprova dell’impegno costante di una realtà votata al rispetto e alla tutela del territorio in cui opera. La consegna è prevista per domenica 5 novembre durante un evento organizzato al Teatro Puccini di Merano, dove sarà presente Gualberto Ricci Curbastro, responsabile commerciale della Ricci Curbastro che, con il fratello Filippo, rappresenta la 18° generazione dell’azienda, guidata da Riccardo Ricci Curbastro.
“E’ davvero importante – commenta Gualberto Ricci Curbastro – ricevere questo premio e soprattutto riceverlo per la settima volta. La prima fu nel 2014, ancor prima della certificazione Equalitas, e l’impegno profuso da mio padre e ancor prima da mio nonno in questa direzione hanno dato, e stanno dando, risultati che io e mio fratello, nuova generazione, vogliamo portare avanti e far crescere. Un cammino iniziato tanti anni fa, che proseguiamo con nuovo impegno e stessa passione, perché la sostenibilità è uno dei valori fondanti della nostra azienda”.
Il percorso nella sostenibilità della Ricci Curbastro, concretizzato nel 2017 con la certificazione Equalitas e il conseguente processo di implementazione delle azioni di miglioramento previste dallo standard, ha consentito all’azienda franciacortina di ottenere risultati significativi nell’ottimizzazione dei costi, nella soddisfazione dei dipendenti e dei clienti, nel rispetto dell’ambiente e nella valorizzazione dei prodotti aziendali. Un trend portato avanti anche nel 2023 quando l’azienda è diventata Società Benefit.
Gli investimenti in termini di sostenibilità si sono concentrati, tra le altre cose, sugli impianti energetici. Nel 2002 infatti, la Ricci Curbastro fu tra le prime ad installare sul tetto della propria cantina i pannelli solari per produrre energia elettrica, raggiungendo nel 2008 la completa autosufficienza elettrica con tre impianti sui tetti di cantina e cascine, per un totale di 65 KwH installati. Oggi, con un ulteriore impegno economico di 60mila euro, l’azienda ha potenziato l’impianto fotovoltaico, con un accumulo pari a 30,3 KwH, che porterà la capacità produttiva aziendale green ad un +50% e renderà possibile scaldare e raffreddare uffici e punto vendita senza utilizzo di energia esterna, come gas o corrente elettrica.
Un tendere all’impatto zero che riguarda anche il lavoro in cantina e l’imbottigliamento. Oltre alla riduzione del peso delle bottiglie e l’utilizzo di tappi “zero emissioni”, l’azienda si è dotata di un nuovo sistema di sanificazione di botti e barrique al fine di ottimizzare la gestione dell’acqua ed è intervenuta sulle fasi più critiche del ciclo di vita della filiera produttiva ottenendo la riduzione dei consumi di materie prime e materiali ausiliari; la riduzione dei consumi di energia e combustibili fossili; la promozione della filiera corta scegliendo fornitori locali e il riciclo o riutilizzo dei prodotti.
Anche in vigna l’impegno dura da oltre 50 anni: l’azienda ha eliminato i diserbanti già nel 1980 e nel 2018 ha fatto la prima vendemmia con uve di Franciacorta interamente biologiche.
“Con grande soddisfazione – commenta Riccardo Ricci Curbastro – accogliamo questo importante premio, simbolo di un impegno ambientale di sostenibilità che, dopo oltre 40 anni, è patrimonio del Dna della nostra azienda. Essendo il settimo Ecofriendly, possiamo dirci orgogliosi della solidità e della continuità della Ricci Curbastro in questa direzione”.