Dal 7 all’11 novembre torna al Kurhaus di Merano la 34ª edizione del Merano WineFestival, con il sottotitolo “Vision: Wine & Food Creators“. L’evento si propone come punto di incontro per produttori, esperti e stakeholder del settore, chiamati ad affrontare insieme le sfide che attraversano il mondo enogastronomico: dal calo dei consumi di vino ai nuovi stili di vita, dalle questioni ambientali alla necessità di competere sui mercati globali.
La risposta alle sfide del mercato globale
Il contesto attuale vede il vino attraversare un momento di difficoltà, con i consumi mondiali scesi al nuovo minimo storico di 21,4 miliardi di litri nel 2024 secondo i dati dell’OIV, mentre cresce il segmento no-alcol e low-alcol. Di fronte a questa situazione, Helmuth Köcher, fondatore del festival, sottolinea la necessità di un cambio di passo: «Fin dal 1992 il nostro obiettivo non è mai stato quello di rincorrere le mode, ma di anticipare le trasformazioni che interessano il mondo del vino e del gusto».
La proposta di Köcher per rispondere alle sfide globali punta sulla valorizzazione del legame tra vino e territorio attraverso una mappatura chiara dell’identità dei vini italiani. «Fin dal 1992 il nostro obiettivo non è mai stato quello di rincorrere le mode, ma di anticipare le trasformazioni che interessano il mondo del vino e del gusto» afferma Helmuth Köcher, fondatore di Merano WineFestival, ricordandone la storia: «Nel 1997 abbiamo ampliato la nostra visione includendo una selezione delle eccellenze gastronomiche italiane, istituendo tre commissioni: una dedicata alle prelibatezze gastronomiche, una focalizzata su distillati e la terza mirata alle birre artigianali. Proprio da questa evoluzione sono nate le aree Culinaria, Beer Passion e Aquavitae, un passo fondamentale per valorizzare il dialogo tra vino e gastronomia. Nel 2005 con “bio&dynamica” abbiamo portato al centro dell’attenzione la viticoltura biologica e biodinamica, anticipando una sensibilità oggi sempre più diffusa. Dodici anni dopo, nel 2017, abbiamo puntato i riflettori sui vini no e low alcol, aprendo un confronto su un cambiamento culturale nei consumi, ad oggi estremamente attuale. Nel 2018 è stata la volta del cambiamento climatico, tema affrontato con un approccio sempre più etico e orientato alla sostenibilità». Prosegue Köcher: «Oggi più che mai, il mondo enogastronomico deve mettersi in discussione: se vuole evolversi, deve cambiare passo e affrontare con consapevolezza le sfide contemporanee, dai nuovi stili di consumo all’internazionalizzazione. Con lo sguardo rivolto al futuro, Merano WineFestival si conferma luogo di confronto e ispirazione per scrivere insieme la nuova era del vino e del cibo».
In risposta a un contesto sempre più complesso e competitivo, Merano WineFestival propone di valorizzare maggiormente il legame tra vino e territorio attraverso una mappatura che racconti in modo chiaro e distintivo l’identità dei vini italiani: «Solo rafforzando il legame tra prodotto e territorio e valorizzando le identità locali, il vino italiano potrà distinguersi su mercati sempre più affollati e frammentati» spiega Köcher. «L’obiettivo è costruire una narrazione condivisa, che aiuti produttori, buyer e consumatori a riconoscere nel vino non solo un prodotto, ma un’espressione autentica del territorio d’origine». Tra le proposte, anche quella di valorizzare in etichetta con un’indicazione apposita i vini che provengono almeno per il 60% da viti storiche con più di 50 anni di età, per dare riconoscibilità e valore a un patrimonio ampelografico unico al mondo, che resiste anche di fronte ai cambiamenti climatici.
Il programma della manifestazione
Il format si sviluppa su cinque giornate con una selezione dei migliori prodotti food, wine, beer e spirits scelti da Helmuth Köcher e dalle commissioni della guida The WineHunter. Si inizia venerdì 7 novembre con TasteTerroir – bio&dynamica, dedicata alla viticoltura biologica e biodinamica, ai vitigni Piwi e ai vini underwater e in anfora. La GourmetArena sarà attiva da venerdì 7 a lunedì 10 novembre con eccellenze gastronomiche, distillati e birre artigianali accompagnati da live showcooking.
La serata inaugurale al Teatro Puccini ospiterà la cerimonia di premiazione dei WineHunter Award Platinum e delle WineHunter Stars. The Festival, con produttori vitivinicoli italiani e internazionali, si svolgerà da sabato 8 a lunedì 10 novembre, mentre martedì 11 novembre Catwalk Champagne&more chiuderà l’evento con i migliori metodo classico.
La selezione food
Dal 1996 il festival dedica particolare attenzione al mondo gastronomico attraverso tre commissioni specializzate: una per i prodotti gastronomici (dai salumi ai formaggi), una per i distillati e una terza per le birre artigianali italiane ed estere. Questo sistema di selezione garantisce una proposta di altissimo livello che arricchisce l’esperienza del vino creando un dialogo tra territori e artigianalità.
La guida
La guida The WineHunter 2025 sarà disponibile online dal 18 agosto, rivelando i WineHunter Award Rosso (90-92.99/100) e Gold (93-95.99/100) nelle quattro categorie: wine, food, spirits e beer. I vincitori del prestigioso WineHunter Award Platinum (sopra i 96/100) saranno annunciati durante la cerimonia del 7 novembre. La guida sarà promossa internazionalmente grazie ai WineHunter Scout e ai WineHunter Ambassador, presenti in mercati strategici dal Giappone agli Stati Uniti.
Biglietti e accrediti
Sul sito meranowinefestival.com è aperta la vendita dei biglietti, con la possibilità di acquistare biglietti singoli e abbonamenti per più giornate. Attive anche le procedure di accredito per gli operatori del settore e per la stampa.
Leggi l’articolo anche su Horecanews.it