Era il maggio del 1924 quando trentatrè produttori dell’areale “dallo Spedaluzzo fino a Greve; di lì a Panzano, con tutta la Podesteria di Radda, che contiene tre terzi, cioè Radda, Gajole e Castellina, arrivando fino al confine dello Stato di Siena” individuato due secoli prima come territorio di elezione per la produzione del Chianti dal bando del Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici, decisero di dar vita alla prima realtà associativa italiana per la difesa di un vino e della sua marca d’origine cogliendo immediatamente l’opportunità di riunirsi in Consorzio offerta da una nuova normativa introdotta con regio decreto.
Quei produttori lungimiranti ed ispirati impiegarono pochi giorni per redigere l’atto costitutivo che avrebbe tenuto distinte le loro produzioni di Sangiovese da quella di altre zone, e furono sempre loro nel 1932 ad aggiungere l’aggettivo “Classico” che non solo rafforzava il riferimento alla territorialità ma ne esaltava quell’unicità alla quale successivamente si decise di associare un sigillo, il simbolo appartenuto alla Lega Militare del Chianti, quello del Gallo Nero, profilo che campeggia ancora oggi sulle loro bottiglie, inequivocabile espressione del Made in Italy.
Padri fondatori che avviarono un processo di cui oggi, dopo un secolo, si possono riconoscere gli effetti da ricondurre alla spinta propulsiva di un Consorzio i cui cento anni saranno celebrati in anteprima alla stazione Leopolda di Firenze il 15 e 16 febbraio in occasione di Chianti Classico Collection 2024.
A fare da sfondo alla trentunesima edizione della kermesse sarà una grafica accattivante con un collage di polaroid che ricostruirà l’attività del Consorzio negli anni, immortalando momenti salienti, dettagli di eventi e degustazioni, di protagonisti che hanno contribuito a realizzarli, testimonianze dei presidenti che si sono succeduti nel corso del tempo.
Nel foyer della Leopolda saranno proiettati anche i video testimonianza dei produttori, per unire un volto e una storia a ciascuna etichetta e dare spazio alla vera anima di una delle realtà vitivinicole italiane più amate e riconosciute nel mondo.
La manifestazione, nata come anteprima del Chianti Classico nel 1993, toccherà quest’anno il suo record di produttori partecipanti: 211 le aziende del Gallo Nero che presenteranno alla stampa e ai professionisti del settore le nuove annate di Chianti Classico (2022), Chianti Classico Riserva (con la 2020 e le annate a ritroso) e Chianti Classico Gran Selezione (a partire dall’annata 2019 e anche in questo caso con qualche annata più antica).
Novità dell’edizione 2024 è l’apertura al pubblico cui sarà dedicata la giornata del 16 febbraio, occasione per condividere le novità e i successi con gli appassionati del Chianti Classico e della sua terra che avranno la possibilità di partecipare anche ad alcuni wine tour con la guida sapiente di esperti di settore (Fabio Ceccarelli, Bernardo Conticelli, Riccardo Margheri, Leonardo Romanelli).
Gli ospiti della manifestazione avranno anche la possibilità per la prima volta di portare a casa alcuni dei Chianti Classico degustati, nella giornata di venerdì è infatti prevista la vendita al pubblico di una selezione delle etichette presentate nell’ambito della Leopolda (1 etichetta per azienda partecipante).
Come di consueto, la Collection prevede anche alcuni momenti di approfondimento per gli operatori del settore e la stampa. Nel pomeriggio della prima giornata da segnalare il seminario “Dieci anni di Gran Selezione”, a cura di Antonio Boco e Paolo De Cristofaro (ore 16:30). Il 16 febbraio alle ore 11, è invece previsto un approfondimento sull’Olio DOP Chianti Classico, con un seminario dedicato, curato dal tecnico del Consorzio, l’agronomo Roberto Rappuoli.
