A Palazzo Gargallo, la Scuola Enologica di Avellino presente con la Rete Nazionale degli Istituti Agrari (ReNiSa) alla giornata di apertura Expo DiviNazione, evento organizzato dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, con il patrocinio del Comune di Siracusa.
Per l’Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis” di Avellino, una delle scuole più antiche d’Italia, è stata un’opportunità significativa per mettere in evidenza il lavoro svolto dalla Scuola Enologica irpina. L’evento ha permesso di esporre le eccellenze dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico e forestale nazionale, organizzato in concomitanza con il vertice dei ministri del G7 – Agricoltura e Pesca, che si è concluso ieri.
L’evento tenutosi nel cuore di Ortigia, ha rappresentato un’occasione strutturale per valorizzare le eccellenze agroalimentari, scientifiche, culturali, artistiche, architettoniche e paesaggistiche e quelle delle filiere economico-produttive, obiettivi importanti dove la Scuola Enologica di Avellino non poteva assolutamente mancare. Alla presenza delle massime autorità dello Stato e in occasione del G7 foro di dialogo informale che riunisce sette dei principali Paesi altamente industrializzati e rappresentati da paesi come Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, cui si aggiunge l’Unione Europea. In questo contesto, l’Istituto Tecnico Agrario di Avellino ha presentato i prodotti studiati e realizzati dagli allievi della scuola agraria di Avellino e sotto l’egida scolastica di uno staff docente altamente specializzato.
“In qualità di componente nazionale del direttivo degli istituti agrari d’Italia , ritengo che l’agroalimentare, il vitivinicolo abbiano un ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’occupazione nella nostra nazione. In occasione del G7 Agricoltura ad Ortigia (SR) la scuola enologica De Sanctis di Avellino ha esposto e fatto degustare le proprie eccellenze vitivinicole riscuotendo un grande successo” – ha dichiarato il dirigente scolastico Pietro Caterini, continuando – “ L’istituto di Avellino risulta un elemento positivo su cui far leva per formare e poi occupare le nuove generazioni in nuove start- up di aziende agricole nel nostro territorio e contrastare lo spopolamento degli ultimi anni”
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