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Il “Grande Anno” di Ferraris Agricola: l’exploit del Ruchè e il nuovo progetto in Alta Langa

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10.000 visite in azienda, 90.000 bottiglie vendute all’Estero,  240.000 in Italia, mezzo milione  di euro investiti sul territorio e per il territorio. Sono i numeri di Ferraris Agricola che chiude il 2023 con un + 10% rispetto al 2022.

Il Ruchè piace sempre di più e a diverse latitudini: Torino, Milano, Roma, New York, Tokyo, Copenaghen, per citare i principali mercati dell’azienda monferrina. Oltre alla qualità del prodotto che incontra il gusto di italiani e stranieri, è stata premiante la strategia dell’azienda Ferraris improntata alla valorizzazione del territorio e dell’enoturismo. La recente inaugurazione del Museo del Ruchè e della nuova sala degustazione ha infatti permesso di avere un “approdo” sul territorio, da dove iniziare un viaggio alla scoperta di questa piccola ma agguerrita denominazione.

Per raccontare questo percorso, Luca Ferraris sceglie tre vini simbolo del 2023: la Vigna del Parroco, Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, il Castelletto di Montemagno Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG Riserva e lo spumante metodo classico Alta Langa Docg, Tenuta Santa Chiara, Vigneti Ferraris Agricola.  

E spiega così la ragione: “La Vigna del Parroco, la più tradizionale tra le 5 referenze di Ruchè proposte da Ferraris, è l’eredità di Don Giacomo Cauda: una bottiglia che ha in sé la grinta di un tenace prete di paese innamorato della sua terra che, negli anni ‘60, guidò la scommessa di puntare tutto su un autoctono speciale e identitario. È questo Ruchè – e la figura di Don Cauda – ad avermi ispirato la realizzazione del Museo – oggi spazio di interazioni multimediali e di esperienze sensoriali dedicate alla conoscenza del vitigno e del territorio – inaugurato a settembre, a fronte di un impegnativo progetto e di un importante investimento. Il Castelletto di Montemagno Riserva è il mio Ruchè più moderno ed versatile: nasce per raggiungere  trasversalmente il pubblico più lontano fisicamente dalle nostre colline. Ma è anche il prodotto di un singolo vigneto, ottenuto dal ripristino di 16 appezzamenti non vitati, restituito alla denominazione dopo una lunghissima riqualifica, di cui sono molto fiero. Infine, lo spumante Metodo Classico Alta Langa Tenuta Santa Chiara – che prende il nome da mia moglie –  rappresenta la propensione della nostra azienda verso nuove sfide, esplorando nuove denominazioni, perché il progetto di Ferraris agricola è, prima di tutto, il sogno di crescita di una famiglia”. 

E se il 2023 si è chiuso in modo positivo, si guarda già al futuro.

Nel 2024, infatti, l’azienda otterrà la Certificazione Equalitas, codificando ufficialmente la sostenibilità diogni processo della filiera vitivinicola, dal punto di vista ambientale, economico ed etico/sociale. Ferraris Agricola prevede investimenti in sostenibilità dei processi con l’incremento delle superfici fotovoltaiche che renderanno l’azienda autonoma dal punto vista elettrico e nel cambio del packaging, per una riduzione annuale di 900 quintali di vetro con il conseguente abbassamento delle emissioni di CO2.

Ferraris Agricola è Luca Ferraris, un Vigneron del Monferrato a guida dell’azienda di famiglia costruita e fatta crescere con determinazione nel nome della sua grande passione per il Ruchè. 34 ettari di vigneti di proprietà il cui nucleo originario nasce nel comune di Castagnole Monferrato per poi ampliarsi con altre tre importanti acquisizioni: Vigna del Parroco, Cà Mongròss a Montegrosso d’Asti e l’ultima, Tenuta Santa Chiara, a Monastero Bormida. 330mila le bottiglie prodotte di cui due terzi rappresentate dal Ruchè, distribuite nei principali mercati internazionali. Oggi Ferraris è l’indubbio punto di riferimento del Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG nel mondo, fiore all’occhiello di una denominazione riscoperta, frutto di quell’orgoglio contadino che ha ridisegnato le colline del Monferrato.

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