Home Eventi e Fiere Il Consorzio Asti Docg debutta al Salone del vino di Torino: una...

Il Consorzio Asti Docg debutta al Salone del vino di Torino: una vetrina per i vini piemontesi

0

Si prepara al debutto in casa il Consorzio Asti Docg che per la prima volta partecipa al Salone del vino di Torino, la rassegna dedicata al mondo vitivinicolo piemontese in programma dal 1° al 3 marzo alle OGR Torino. Un esordio che conta la presenza di 20 aziende che portano in degustazione tutte le produzioni tutelate dall’ente consortile, a partire dall’Asti Spumante al Moscato d’Asti fino alle espressioni più di nicchia come il Canelli Docg e lo Strevi Doc.

Numerosi anche gli appuntamenti in programma, tra masterclass e abbinamenti culinari. Si parte domenica 2 marzo (ore 12:30 – OGR Foyer 2) con il tasting dedicato a “Tutte le sfumature dell’Asti Docg”.  Ha un sapore goloso “Vini dolci alla corte di Re Cioccolato”, il doppio pairing – organizzato in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d’Acqui – che, sempre domenica 2 marzo (ore 13:00 e 15:30 – OGR area CioccolaTò), vede il Moscato d’Asti, lo Strevi Doc e il Brachetto d’Acqui in abbinamento con il gianduiotto tagliato a mano, il cremino classico alla nocciola e il cioccolato fondente 60%, in versione pura e allo zenzero.

La denominazione spumantistica più antica d’Italia sarà protagonista anche della verticale organizzata dall’Associazione Comuni del Moscato (1° marzo, 16:30 – OGR Binario 2) dove diverse annate di Moscato d’Asti metteranno in evidenza le potenzialità di invecchiamento della bollicina aromatica. Saranno invece i vini della docg provenienti dai Sorì, i vigneti eroici dove il lavoro in vigna viene svolto solo manualmente a causa della pendenza e dell’elevato dislivello, al centro dalla degustazione di domenica 2 marzo (ore 16 – OGR Foyer 2).

Le masterclass e gli appuntamenti sono aperti ai visitatori del Salone del vino di Torino. È però necessaria la prenotazione tramite il sito della manifestazione: https://salonedelvinotorino.it/il-salone/

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

Exit mobile version