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Al via SANA Food e Slow Wine Fair: gli eventi di oggi

Scopri gli eventi di Sana Food e Slow Wine Fair, in programma fino a martedì 25 febbraio. Leggi il programma di oggi con tutti gli appuntamenti imperdibili.

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Si è tenuto ieri mattina il convegno di apertura di Slow Wine Fair e SANA Food, le due manifestazioni sono in programma a BolognaFiere fino a martedì 25 febbraio 2025.

Programma lunedì 24 febbraio 2025 – Alcuni eventi centrali

SANA FOOD

Ore 10.00, Sala Opera (Padiglione 18, ammezzato)

RIVOLUZIONE BIO – SESSIONE 1. MERCATO ITALIANO DEL BIO E POLITICHE PER IL SETTORE 

Giunta alla sesta edizione, Rivoluzione Bio propone un prezioso momento di incontro e dibattito sui temi più caldi per la filiera del biologico italiano e coinvolge istituzioni, esperti, organizzazioni ed enti di categoria. È organizzata da BolognaFiere – SANA in collaborazione con FederBio e AssoBio, con il sostegno di ICE Agenzia e a cura di Nomisma.

All’apertura dei lavori partecipa Luigi D’Eramo, Sottosegretario alle Politiche Agricole con delega al biologico. A seguire, la presentazione dell’Osservatorio SANA 2025. I numeri chiave del bio, con successiva tavola rotonda.

Ore 12.00, Cooking Lab Area (Padiglione 18)

IL MENÙ PARLANTE COME NUOVA OPPORTUNITÀ DI COMUNICAZIONE PER RISTORATORI E CONSUMATORI

Un menù parlante, oltre a elencare i piatti e le bevande, fornisce informazioni aggiuntive e dettagliate sui cibi. Questo tipo di menù è pensato per aiutare i clienti a fare scelte consapevoli e informate, soprattutto quando si tratta di allergie, intolleranze, diete speciali o semplicemente per capire meglio gli ingredienti e la preparazione dei piatti, creando un’esperienza culinaria più piacevole e personalizzata.

Intervengono: Claudio Truzzi, Responsabile Qualità METRO, Filippo Rossi, Università Cattolica, Andrea Formigoni, Università di Bologna, Marco Dalboni, Bio-Barman. Verranno offerti assaggi di preparazioni di un menù parlante realizzati dallo chef Giulio Limone, METRO Academy. Modera Sebastiano Porretta, Presidente di AITA

Ore 12.30, Carrefour (Padiglione 18, Stand E32/F33)

ACT FOR FOOD & BIOLOGICO: GUSTO, IMPEGNO E ACCESSIBILITÀ

Un momento esclusivo di 30 minuti per scoprire l’impegno di Carrefour per la democratizzazione del biologico, con una degustazione di prodotti selezionati.

Ore 14.00, Lab Academy Area (Padiglione 18)

BIOCONTROLLO: L’IMPEGNO DEL COMPARTO PER UN QUADRO NORMATIVO ARMONIZZATO E UN’AGRICOLTURA BIOLOGICA PIÙ COMPETITIVA

L’incontro è organizzato da FederBio – Federchimica Agrofarma.

Ore 14.15, Stand B38 (Padiglione 18)

PIÙ COOPERAZIONE PER LA CRESCITA DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA 

L’appuntamento è organizzato da Federagripesca Confcooperative, in collaborazione con ISMEA.

Ore 14.30, Sala Opera (Padiglione 18, ammezzato)

RIVOLUZIONE BIO – SESSIONE 2. FUORI CASA E RISTORAZIONE COLLETTIVA. IL RUOLO DEL BIO E DELLA SANA ALIMENTAZIONE

Intervengono: Laura Di Renzo, Direttrice Scuola di Scienze dell’Alimentazione Tor Vergata e Coordinatrice Ricerca Italian Mediterranean Organic Diet, Evita Gandini, Head of Market Insight Nomisma, Massimiliano Forconi, Direttore Cash & Carry Cafferour Italia, Nicoletta Maffini, Presidente AssoBio, Maria Letizia Gardoni, Vicepresidente FederBio, Daniele Ara, Assessore alla Scuola con Deleghe all’Agricoltura e alle Risorse idriche Comune di Bologna, Marco Schlüter, Head of Strategy & International Affairs Naturland e.V.

Ore 15.00, Cooking Lab Area (Padiglione 18)

ALIMENTO, NUTRACEUTICO E INTEGRATORE ALIMENTARE: COMPRENDERE LE DIFFERENZE PER UN APPROCCIO PROFESSIONALE

Alimento, nutraceutico e integratore alimentare: tre categorie spesso confuse, ma profondamente diverse per definizione, normativa e utilizzo. In questa conferenza, organizzato da Confesercenti Bologna, si analizzeranno le tre tipologie, dal loro ruolo nella dieta quotidiana alla comunicazione dei benefici per il consumatore.

Partecipano: Marco Dalboni, barman di formazione classica, bio-barman, autore e formatore; Denis Ghisellini, autore e formatore in integrazione alimentare; Eros Veronese, formatore in integrazione alimentare e formulatore di integratori.

Ore 15.00, Lab Academy Area (Padiglione 18)

UNA OMC PER IL BIOLOGICO

L’evento è organizzato da ANAPROBIO-COPAGRI, in collaborazione con CONFAGRIBIO e con il sostegno del MASAF. Interviene il Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Luigi D’Eramo.

Ore 16.00, Cooking Lab Area (Padiglione 18)

BIOL MASTERCLASS: CONOSCERE L’OLIO EVO PER FAR CRESCERE LA CUCINA E IL SERVIZIO IN SALA

All’incontro, organizzato da BIOL, partecipa Alfredo Marasciulo, Presidente della giuria internazionale del Premio BIOL.

SLOW WINE FAIR

Ore 11.00, Sala Reale Mutua (Padiglione 15A)

PREMIAZIONE PREMIO CARTA VINI TERROIR E SPIRITO SLOW 

Torna a Slow Wine Fair il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, assegnato da appassionati e professionisti del settore, e primo spin off dei Milano Wine Week Awards, che celebrano le migliori selezioni vinicole del mondo della ristorazione e del retail. A BolognaFiere conosciamo i locali premiati per l’edizione 2025 in ciascuna categoria territoriale e tematica.

Ore 11.30, Demeter Arena (Padiglione 20)

IL VINO ITALIANO NEGLI USA: STATO DELL’ARTE, ASPETTATIVE E PAURE 

A oggi, secondo i dati dell’Osservatorio Federvini in collaborazione con Nomisma, i vini italiani esportati negli Stati Uniti corrispondono al 29% delle esportazioni totali, per un valore di 939 milioni di euro nel primo semestre del 2024 (in aumento sia in valore che in volume – 2,5% – rispetto allo stesso periodo del 2023). I numeri, però, non devono ingannare e necessitano di essere raccontati e interpretati: quello americano è un mercato tutt’altro che semplice. I produttori italiani devono barcamenarsi tra licenze federali e statali, regole che cambiano da Stato a Stato, periodiche minacce – più o meno reali – di dazi, mode e gusti che evolvono in continuazione… Non ultima, ha un suo peso specifico la competizione con le cantine americane, con le quali i produttori di vino italiani condividono molti problemi: i danni dovuti ai cambiamenti climatici (le nostre alluvioni e i loro incendi) e la mancanza di manodopera (il nostro caporalato e la loro stretta sulle immigrazioni).  Intervengono: Mirella Menglide, International Senior Trade Analyst Food&Wine presso Italian Trade Commission New York – ICE; Giuseppe Lo Cascio, Co-Founder and Managing Partner at Lucidity Wine; Luca Venturelli, Account Director, Colangelo&Partners; Alessio Piccardi, fondatore e amministratore delegato di Fieramente. Modera: Roberto Fiori, giornalista La Stampa e Il Gusto.

Ore 13.00, Sala Reale Mutua (Padiglione 15A)

CATASTROFI NATURALI: SOLUZIONI PER FAVORIRE LA PREVENZIONE E RAFFORZARE LA RESILIENZA E LA CONTINUITÀ PRODUTTIVA DELLE AZIENDE

Nel corso dell’incontro, parliamo di cambiamenti climatici e delle principali criticità che sempre più spesso impattano sulla produttività delle aziende e su tutto il mercato, agroalimentare e vitivinicolo, con un duplice obiettivo: favorire la cultura della prevenzione e proporre soluzioni per salvaguardare la resilienza e la produttività delle aziende di fronte ai danni derivanti da calamità naturali.
Intervengono: Federico Varazi, Vicepresidente Slow Food Italia, Marco Cuffia, Direttore tecnico danni Reale Mutua, Ezio Bozzato, Sviluppo iniziative agricoltura Reale Mutua.

Ore 13.30, Demeter Arena (Padiglione 20)

LEGGERA È MEGLIO: ELOGIO DELLA BOTTIGLIA CONSAPEVOLE

In questo incontro, analizziamo tutti i fattori che determinano la scelta di un vino. Andiamo oltre i filari e la vigna, e vediamo se, per i consumatori, siano determinanti anche altri elementi, come il packaging e il peso delle bottiglie, e i chilometri che il vino ha percorso dalla cantina al tavolo del ristorante o allo scaffale dell’enoteca. Quanto è diverso l’approccio a questi temi nei mercati dei principali Paesi consumatori di vino? E quali saranno le tendenze nei prossimi anni?

Gli importatori e i professionisti di settore coinvolti provano a rispondere a queste e ad altre domande, e a tracciare eventuali trend comuni.

Intervengono: Stephanie Guth, portfolio manager di The Living Wine, Canada; Gianpaolo Giacobbo, direttore commerciale di Arkè; Antonio Prati, buyer director di Tannico; Iacopo Di Teodoro, partner di Artisanal Cellars e Lucidity Wine Merchant, Usa, e Kim Quist, Ceo di Quist Wine, Danimarca.

Ore 13.30, Casa Slow Food (Padiglione 15A)

RECIOTO DELLA VALPOLICELLA & CULATELLO: UN GEMELLAGGIO DI GRAN GUSTO

Oggi il Recioto della Valpolicella è offuscato dalla produzione del suo vino derivato: l’Amarone della Valpolicella. Poche cantine lo producono con appassimento naturale e affinamento superiore ai 5 anni, prima in botti di legno e poi in bottiglia. Sono rarissime quelle che, oltre ai vitigni previsti dalla DOCG (Corvina veronese, Corvinone, Molinara e Rondinella) vinificano ancora i rari Dindarella, Oseleta, Negrara, Rossignola, Forsellina, Spigamonti, Croatina, Pelara…

Un gruppo di produttori sta costruendo, insieme a Slow Food Verona, un percorso finalizzato a ottenere il Presidio. Alla Slow Wine Fair propongono in degustazione il loro Recioto abbinato al Culatello del Consorzio Antichi Produttori Terre di Nebbia – Presidio Slow Food: un gemellaggio tra produttori accomunati dal rispetto della tradizione e dalla ricerca della migliore qualità.

Intervengono: Filippo Lucca, Presidente Associazione Produttori del Presidio del Culatello, Roberto Covallero, Presidente Slow Food Verona APS, e Serena Milano, Direttrice di Slow Food Italia.

Ore 14.00, Demeter Arena (Padiglione 20)

CERASUOLO D’ABRUZZO, IL VINO DEL FUTURO? 

Il Cerasuolo ha tutte le carte in regola per essere letto come un vino estremamente contemporaneo, in un’epoca in cui gli appassionati stanno cercando prodotti meno ricchi di struttura, più beverini e gastronomici. Si tratta di un vino che ha tutto per conquistare il palato dei consumatori del futuro. Attraverso l’assaggio di sei tra i migliori produttori recensiti sulle pagine della guida Slow Wine, vi portiamo alla scoperta di un vino e di un territorio che farà parlare molto di sé!

I vini sono presentati da Jonathan Gebser, Vicecuratore della guida Slow Wine, e Davide Acerra, Direttore del Consorzio Vini D’Abruzzo.

Ore 15.30, Casa Slow Food (Padiglione 15A)

I PRESÌDI SLOW FOOD DEL VINO: CINQUE TERRE SCIACCHETRÀ, TRA STORIA E LEGGENDA

Questo incontro vede protagonisti i produttori-custodi del Presidio Slow Food Cinque Terre Sciacchetrà che, oltre ai loro vini, raccontano storie di agricoltura eroica, di muretti a secco, di pendenze vertiginose. Una comunità costituita di persone e di famiglie che si ritrovano nelle cantine a sgranare a mano selezionatissimi acini, appassiti per dare vita a uno dei vini più esclusivi della produzione enologica ligure.

Intervengono: Lorenzo Viviani, Presidente Parco Nazionale delle Cinque Terre, e i produttori del Presidio. Conduce Maurizio Stagnitto, responsabile Slow Food del Presidio dello Sciacchetrà.

Ore 15.30, Demeter Arena (Padiglione 20)

LE POSSIBILITÀ DEL VETRO

In questo incontro, proponiamo il racconto di diverse esperienze, per mostrare l’ampio ventaglio delle possibilità che il vino può affrontare una volta che viene scelta la bottiglia di vetro adatta a contenerlo. Dal produttore di vetro alle esperienze delle comunità siciliane, dalla scelta e creazione di una bottiglia unica fino alle esperienze di chi riusa le bottiglie di vino oltralpe.

Intervengono: Patricia Toth, Fondazione Sostain, Walter Daritz, Assovetro, Gianluca Zuccarello, Gruppo Saida, Fabien Boisard, Domaine du Mortier, e Tommaso Ciuffoletti, Cantina del Rospo.

Ore 17.00, Casa Slow Food (Padiglione 15A)

IL NEMICO È DAVVERO IL GREEN DEAL?

Un incontro per ribaltare una narrazione fuorviante: il Green Deal non è il nemico degli agricoltori. Il vero pericolo è la crisi climatica, con le sue conseguenze sempre più gravi sui territori, sulle produzioni e sulla sicurezza alimentare. L’agricoltura deve poter contare su strumenti di supporto economico adeguati, ma è fondamentale non cadere nell’errore di individuare il bersaglio sbagliato. La risposta giusta è l’agroecologia.

Ne discuteranno: Barbara Nappini, Presidente Slow Food Italia; Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio; Angelo Gentili, Responsabile Agricoltura Legambiente.

L’inaugurazione, le dichiarazioni e gli spunti di riflessione

Molta attenzione per la sessione inaugurale di Slow Wine Fair e SANA Food 2025, che ha visto alternarsi sul palco rappresentanti istituzionali, la presidenza di BolognaFiere, degli enti e delle associazioni di categoria e no profit. Numerosi gli spunti emersi nel corso dell’incontro.

Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere: «Ringrazio Slow Food e FederBio e i team delle due manifestazioni per aver saputo lavorare assieme nel segno dell’innovazione. Quando il mercato e i canali di distribuzione cambiano, anche le fiere devono saper cambiare. Abbiamo deciso questo nuovo format perché Slow Wine Fair e SANA Food sono pensati entrambi per il mondo della ristorazione fuori casa, due fiere delle quali sono protagonisti i vini e i cibi di qualità, sostenibili e sani, prevalentemente biologici. Abbiamo promosso questo progetto nell’intento di offrire un’opportunità a un mercato in cui l’origine degli alimenti, la qualità e il benessere delle persone e degli animali, come pure la tutela dell’ambiente, siano centrali per produttori e consumatori. Questo affiancamento ci consente di conservare le specificità e l’identità dei due eventi, offrendo l’opportunità di visitarli con nuove occasioni di networking e approfondimento sui trend del settore. Sarà un hub di confronto e di crescita per l’intera business community, chiamata a ripensare il ruolo dell’alimentazione fuori casa in chiave più responsabile e sostenibile. Grazie al supporto di ICE, il respiro dell’intero progetto sarà ancora più internazionale: è confermata la presenza di almeno 300 buyer esteri, il 50% in più della passata edizione di Slow Wine Fair, con una partecipazione molto ampia dal Nord Europa e dal Nord America».

È intervenuta Brunella Saccone, Dirigente Ufficio Agroalimentare ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, affermando che il Made in Italy agroalimentare all’estero è molto ben rappresentato e ben posizionato, riconosciuto per tradizione, cultura e qualità. In Italia, tra SANA Food e Slow Wine esiste una forte sintonia: una lingua comune che tutela la terra e tutela il valore. Filo comune è la biodiversità, un patrimonio che va rispettato e valorizzato. «Qui a Bologna come ICE portiamo 130 buyer esteri provenienti da 14 Paesi, insieme a trade analyst esperti del settore, offrendo alle aziende un’opportunità concreta di approfondire tematiche strategiche. Sono già più di 1.000 gli incontri B2B programmati, cui si aggiunge una serie di tour sul territorio per consentire agli operatori di conoscere i modi della produzione sana, biologica e sostenibile».

Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna, ha confermato l’importanza del passo compiuto unendo le due manifestazioni, sia per lo sviluppo dei due eventi fieristici sia per lo sviluppo culturale a cui entrambe le manifestazioni guardano.

«In questi giorni, Slow Food chiede ai produttori di alzare ulteriormente l’asticella, impegnandosi per abbattere le emissioni, con un’attenzione maggiore al packaging e alla filiera distributiva dei loro prodotti – ha affermato Giancarlo Gariglio, Coordinatore della Slow Wine Coalition e curatore della guida Slow Wine –. Quale altra bevanda al mondo ha questa forza propulsiva, questa capacità rivoluzionaria, questa attenzione alla sostenibilità, al paesaggio e alla crescita sociale? Cambiare la narrazione non è solo essenziale, ma anche giusto. Dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni, più sensibili di noi alla salute, nostra e del pianeta, un messaggio di rivoluzione agricola che parte dalla coltivazione dell’uva. Non dobbiamo temere se alcuni ettari verranno persi, perché il nostro impegno – quello degli appassionati, dei vignaioli e dei professionisti del settore che si ritrovano sotto l’ampio ombrello della Slow Wine Coalition, che ogni anno si riunisce a Bologna – consiste nel garantire che la vigna resista nei luoghi storici e tradizionali che hanno reso grande l’enologia italiana: in collina e nei territori vocati. È lì che nasce l’agricoltura di qualità, che giorno dopo giorno contribuisce a rendere il nostro pianeta più sano e bello. Ecco gli ettari che dobbiamo difendere con determinazione, raccontando il meglio del vino italiano».

Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, ha dichiarato: «La massiccia presenza di un 70% di aziende biologiche e biodinamiche a Slow Wine Fair, abbinata a SANA Food, conferma l’appuntamento bolognese come contesto ideale per la promozione di cibo e vino buono, pulito e giusto, evoluzione del protocollo siglato nel 2020 tra FederBio, Slow Food e BolognaFiere. Con una superficie vitata biologica che ha superato il 23% del vigneto nazionale e consumi che stanno premiando le etichette bio, raggiungendo in Italia nel 2023 vendite per un valore di 57,5 milioni di euro (+6,5% rispetto l’anno precedente), il vino biologico sta diventando la punta trainante della sostenibilità economica, ambientale e sociale, indicando una strada fatta di innovazione e futuro anche per il resto dell’agricoltura».

«Il vino, nonostante la fase travagliata che sta attraversando per varie ragioni – dalla crisi climatica alle difficoltà nelle esportazioni, fino al cambiamento dei consumi (e, non ultimo, la spada di Damocle dei dazi) –, rimane un settore trainante della nostra agricoltura, anche se riteniamo si sia aperta un’era di ripensamento – ha dichiarato Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia. – Ci si aspetta che le pratiche agronomiche siano ancor più integrate con gli ecosistemi, che sempre più l’approccio agroecologico permei il settore, che il regime biologico e la viticoltura biodinamica siano sempre più diffusi e politicamente sostenuti, in quanto capaci di guardare al futuro in un’ottica di tutela della biodiversità e della fertilità del suolo. Ci si aspetta, quindi, che vignaiole e vignaioli siano protagonisti di queste evoluzioni. A questa Slow Wine Fair chiediamo qualcosa di più per il nostro ambiente che, con l’aumentare della coscienza ecologica, sta diventando oggetto di una legislazione più severa, com’è già in molti stati. Questa nuova battaglia per ridurre il peso delle bottiglie devono farla anzitutto i produttori, ma può essere vinta solo con il concorso di tutta la filiera: dagli enotecari che spiegano la scelta della cantina, al ristoratore che ne fa una dovuta promozione, fino a noi quando scegliamo cosa portare in tavola. Quindi, il messaggio che parte da Slow Wine Fair è: aiutiamo i produttori, non lasciamoli soli in questo momento di importante transizione».

Daniele Ara, Assessore Scuola, educazione ambientale, agricoltura e agroalimentare del Comune di Bologna, ha sottolineato come sia importante che le politiche agricole e la cultura del cibo coinvolgano le città, perché possono essere un traino per l’affermazione di consumi consapevoli legati a modelli agricoli sani. Centrale diventa un coinvolgimento politico e culturale che vada a colmare la frattura che si è formata tra città e campagna.

Alessio Mammi, Assessore Agricoltura e agroalimentare della Regione Emilia-Romagna, ha evidenziato come SANA Food e Slow Wine Fair siano legate dalla parola qualità, connessa non solo al buono, ma anche agli aspetti sociali relativi ai lavoratori e all’ambiente. Per questo è necessario aiutare i consumi di prodotti biologici con provvedimenti legislativi efficaci, quali il credito d’imposta rivolto alle famiglie che consumano bio.

Oltre ai consumi, è necessario lavorare per dare una sicurezza al lavoro dei contadini. In questa direzione va, come ha anticipato Stefano Bonaccini, Europarlamentare e membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, la proposta di inserire nella nuova Pac un capitolo intitolato Gestione del rischio, per proteggere gli agricoltori dai rischi connessi ai cambiamenti climatici, che comunque devono essere contrastati urgentemente con azioni concrete.

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