Home Eventi e Fiere Pizza & Falanghina Tour 2025: nella tappa partenopea omaggio a 10 anni...

Pizza & Falanghina Tour 2025: nella tappa partenopea omaggio a 10 anni di storie e abbinamenti con il vino ambasciatore del Sannio vitivinicolo

0

Il brusio incontenibile e vivace di Via dei Tribunali, una vetrina scintillante, un impasto a sfrigolare nell’olio bollente. Così il 26 giugno scorso la Pizzeria Presepe Napoletano by Gino Sorbillo, a pochi passi da San Gregorio Armeno, ha accolto la tappa napoletana del Pizza & Falanghina Tour 2025.

Una serata che è stata occasione per rinnovare il racconto di un’idea nata dieci anni fa, quando il Consorzio Tutela Vini del Sannio scelse insieme a Gambero Rosso di rompere un’abitudine radicata, quella dell’abbinamento disco lievitato-birra, per proporre una nuova alleanza, quella della pizza contemporanea con la Falanghina del Sannio DOC.

Da allora il progetto è cresciuto senza forzature, conquistando palati e ristoratori, diventando una vera e propria narrazione del territorio, un ulteriore tassello nell’alveo del costante esercizio di innovazione che ha fatto del Sannio vitivinicolo un laboratorio aperto dove tradizione e futuro camminano affiancati.

Basti pensare all’estensione della fascetta di Stato anche ai vini IGT ottenuta nel 2024, prima assoluta in Italia, o all’adozione del passaporto digitale per ogni bottiglia, strumenti concreti che parlano di trasparenza, tracciabilità e qualità.

Il Sannio che cresce: visione, numeri, identità

Nel silenzio operoso delle sue colline, il Sannio ha costruito una forza che oggi si esprime anche nei numeri: 11.000 ettari vitati, il 50% dell’intera produzione vinicola campana, l’85% della Falanghina prodotta in Italia. Ma dietro queste cifre, oltre la quantità, c’è una filiera che ha scelto di fare della qualità un percorso condiviso sostenuto da una efficace strategia di marketing.

Photo Credits: Antonio Citrigno

La crescita del territorio non è esplosiva ma solida, a trainarla non sono singole etichette ma un sistema coeso che ha puntato su cooperazione e valorizzazione dei vitigni autoctoni. In un contesto nazionale in cui molte aree rurali si svuotano, il Sannio ha scelto di investire nei giovani, nelle competenze tecniche, nelle cantine che tornano a essere luoghi vivi, aperti, raccontabili, cesellando un’identità che riesce a essere comprensibile in Italia come all’estero grazie a un linguaggio del vino accessibile ma mai banale. 

In questo equilibrio tra radici e futuro, tra dimensione locale e proiezione internazionale, la Falanghina si è imposta come ambasciatrice naturale, diventando in simbolo di un territorio che ha imparato a parlare con voce propria, chiara, concreta, un lavoro che, grazie all’impegno del Consorzio Tutela Vini Sannio, ha garantito nel tempo una sempre maggiore riconoscibilità e awareness sul mercato.

Photo Credits: Antonio Citrigno

Degustazione tra pizza e calice: il tour inizia dal gusto

Il format del Pizza & Falanghina Tour è ormai collaudato, una cena degustazione tra pizze e vini, ma ciò che ha fatto davvero la differenza nella serata ospitata dalla Pizzeria Presepe Napoletano è stata la spontaneità con cui il vino ha saputo inserirsi nel gioco degli abbinamenti valorizzando ogni ingrediente.

Il viaggio è cominciato con la Pizza Fritta “Completa” di Zia Esterina Sorbillo, con ricotta, cicoli, pomodoro e pepe: un tuffo nella tradizione, reso più leggero da una Falanghina spumante “Anima Lavica” della linea Janare di La Guardiense. Bollicina sottile, note fruttate, acidità viva: il contrasto con la frittura ha convinto e incuriosito.

Poi la Margherita Presepe Napoletano, con cornicione al cacioricotta, ha trovato equilibrio nella BjondoRe 2024 di Fontanavecchia: profumi di agrumi e ananas, sapidità e freschezza che hanno retto bene l’impatto del pomodoro e dei latticini.

A sorprendere è stata la più discussa delle proposte: pizza con ananas grigliato, provola affumicata e caciocavallo, in abbinamento con Identitas 2023 della Cantina di Solopaca. Un equilibrio costruito sul filo sottile tra dolcezza e acidità che ha disarmato anche i più scettici.

Infine, la chiusura in dolcezza con una pizza alla crema di nocciole e zucchero caramellato, accompagnata dal Passito di Falanghina Nifo Sarrapochiello 2018, affinato in barrique: fichi secchi, miele, freschezza agrumata per un sorso avvolgente.

Falanghina: il bianco che racconta e convince

Tra i presenti, curiosità e partecipazione hanno animato la discussione finale sugli abbinamenti. Libero Rillo, presidente del Consorzio, reduce da una doppia tappa negli Stati Uniti dove i vini sanniti hanno tenuto banco in occasioni istituzionali, ha ricordato come Falanghina sia oggi il bianco simbolo della Campania forte nei numeri, ma ancor più nella capacità di adattarsi e di restare sé stessa, senza mai snaturarsi.

Il Pizza & Falanghina Tour 2025 continuerà il suo percorso approdando in Sicilia il 10 luglio prossimo, ma da Napoli arriva un messaggio chiaro: la Falanghina del Sannio, quando è proposta con rispetto e intelligenza, non è solo un vino, è una possibilità di dialogo, è un racconto che parte dalla tavola e arriva lontano proprio come una pizza fatta bene che parla a tutti e tutti la capiscono.

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

Exit mobile version