Home Tecnologia e Innovazione Innovazione in cantina: come l’ozono eleva la qualità dei vini passiti

Innovazione in cantina: come l’ozono eleva la qualità dei vini passiti

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I vini passiti rappresentano una categoria di grande rilevanza nel panorama enologico italiano. L’appassimento dell’uva è una pratica vitivinicola fondamentale per ottenere vini di alta qualità, poiché aumenta la concentrazione zuccherina dei grappoli. Tuttavia, questo processo delicato può essere compromesso da infezioni fungine, in particolare dalla Botrytis cinerea, comunemente nota come muffa grigia, che può deteriorare gravemente il raccolto.

Negli ultimi anni, l’uso dell’ozono si è affermato come una soluzione innovativa ed efficace per prevenire queste infezioni, garantendo un appassimento sicuro e di qualità.
MET Ozone Experts, azienda bolognese di rilievo internazionale specializzata nelle tecnologie basate sull’ozono, ha ottenuto risultati eccellenti grazie a questo potente agente ossidante e disinfettante. L’adozione dell’ozono non solo ha permesso di prevenire le contaminazioni fungine, ma ha anche contribuito a preservare la purezza e le caratteristiche organolettiche dei vini passiti, migliorando la qualità complessiva del prodotto.

Un ulteriore vantaggio dell’utilizzo dell’ozono è la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche tradizionalmente utilizzate per combattere le infezioni fungine. Questo approccio promuove una viticoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, riducendo la dipendenza da prodotti chimici e migliorando l’impatto ecologico dell’intero processo produttivo. Inoltre, l’ozono si è dimostrato estremamente utile nella conservazione dei grappoli durante l’appassimento, minimizzando le perdite e lo spreco.

Il trattamento con ozono viene effettuato attraverso macchinari avanzati che generano il gas e lo distribuiscono in modo uniforme nelle aree dedicate all’appassimento, grazie a un sistema di ventilazione controllato. Sensori all’avanguardia monitorano costantemente i livelli di ozono, l’umidità e la temperatura, consentendo regolazioni in tempo reale per ottimizzare l’efficacia del trattamento, garantendo al contempo la sicurezza degli operatori. Durante l’intero processo, la concentrazione di ozono viene mantenuta a livelli tali da prevenire lo sviluppo di muffe senza compromettere le qualità organolettiche dell’uva.

Al termine dell’appassimento, i grappoli trattati con ozono sottoposti a rigorose analisi per valutare la presenza di contaminazioni fungine, la concentrazione zuccherina e i parametri organolettici mostrano una riduzione significativa della presenza di Botrytis cinerea rispetto a quelli non trattati, confermando l’efficacia di questo metodo. Dal punto di vista gusto-olfattivo, i vini prodotti con uve trattate con ozono presentano una purezza aromatica superiore e una struttura più equilibrata, con una concentrazione zuccherina ottimale per la produzione di vini dolci di alta qualità.

L’uso dell’ozono si è così rivelato una scelta vincente non solo per la prevenzione delle infezioni fungine, ma anche per la promozione di una viticoltura più sostenibile ed ecologica. Questo innovativo approccio ha permesso di eliminare l’uso di fungicidi chimici, prolungando la conservazione dei grappoli e riducendo le perdite dovute a marciumi e infezioni, migliorando l’efficienza complessiva della produzione di vini passiti.

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